“L’albero ginecologico dell’Agenzia delle entrate e uscite” Ovvero: quando la burocrazia fa piangere dal ridere

di Rosa Di Paolo

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Questa immagine arriva da Rosa Di Paolo, autrice di questa e altre importanti testimonianze scritte appositamente per il nostro blog. Oggi Rosa racconta, dall’interno e con la leggerezza e l’ironia che le sono proprie, il lato comico della burocrazia

In tutti questi anni trascorsi all’Agenzia delle entrate, a contatto con i contribuenti, spesso mi sono imbattuta in espressioni “divertenti”, “ bizzarre,  dovute al linguaggio tecnico che viene utilizzato nel luogo in cui io lavoro.

Linguaggio difficile da capire per la maggior parte delle persone.

Infatti, i termini burocratici usati sono di derivazione tecnico-giuridica e non sempre possono essere sostituiti da parole comuni.

Sono termini di significato univoco, che non vengono utilizzati al di  fuori del linguaggio settoriale, sono lontani dalla vita quotidiana, inaccessibili al grande pubblico, comprensibili solo dagli “addetti ai lavori”.

Si pensi ai termini: usucapione, enfiteusi, de cuius, detrazioni, deduzioni, ecc…, difficili da far recepire alla massa eterogenea che affolla gli sportelli dell’Agenzia. E, come se non bastasse, il linguaggio della burocrazia è influenzato anche dall’inglese: front-office, back-office, audit, tax-compliance, audit, check-list, customer-satisfaction, ecc.

Proprio a causa di questo linguaggio indecifrabile, talvolta vengono fuori da parte dei contribuenti “interpretazioni soggettive”, strafalcioni”, che fanno sorridere.

Chi lavora in Agenzia, però, ha sviluppato ormai una certa abilità di traduzione e riesce a capire al volo quello che il contribuente vuole dire.

Io vorrei condividere con voi alcune di queste espressioni seriose,  che si rivelano molto scherzose.

All’Agenzia Entrate e Uscite”: indirizzo su una busta indirizzata all’Agenzia.

Oggi vi ho fatti tutti”: cioè “sono stato a tutti gli sportelli”  (da un contribuente al collega).

Senta, ho fatto il 730 insieme a marito e moglie”: congiunto.

Il mio codice fiscale presenta un orrore“: errore.

Mi scusi il ritardo, venendo qui ho incontrato dei “branchi di nebbia: banchi (di nebbia).

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«Anche Sant’Antonio aumenta gli oboli per le grazie. E vuole essere pagato sull’unghia»

di Mariagrazia Sinibaldi

Mariagrazia compleanno

Bella, colorata, elegante: Mariagrazia Sinibaldi fotografata dal figlio Francesco Cianciotta la sera del 20 settembre scorso. La sedicente “signora Vecchiottina” sta aspettando gli ospiti per la festa del suo ottantesimo compleanno.

La signora Vecchiottina si avviò verso la cucina per prepararsi una straccio di cena. Diversamente dal solito aveva le spalle curve e uno strano senso di inutilità. Veramente era da qualche giorno che si sentiva così. Sulla porta della cucina si fermò improvvisamente, colpita da una domanda: ma dove erano finiti il suo ottimismo e la sua ben nota combattività?

Cosa aveva determinato questo stato di prostrazione?
Dimenticandosi completamente della cena, la nostra signora tornò indietro, si sedette sul divano e cercò di riprendere il filo di se stessa e cartesianamente cominciò a mettere in ordine, uno dopo l’altro, i fattacci che l’avevano colpita da quindici giorni a questa parte.

Tutto era cominciato la sera in cui era andata dal suo dottore per farsi fare una ricetta e anche per fare due chiacchiere con lui; perché il suo medico era una persona gentilissima e sempre pronta a fornirle la possibilità di una buona risata.

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