Una nipote in Canada, l’altra in Australia e io in mezzo con la mia nuova conquista: whatsapp!

di Mariagrazia Sinibaldi

Jasmine

«This is what Spring in Canada looks like», scrive su Facebook Jasmine Bonapace-Cianciotta, nipote di Mariagrazia Sinibaldi, a commento di questa bella fotografia. Oggi Jasmine festeggia il compleanno e dunque: bonne fête!

Qualche settimana fa, con il mio nuovo whatsapp e con immensa soddisfazione, ho comunicato in tempo reale con Jasmine, la mia nipotina (18 anni) che vive in Canada. Erano, da noi, le 6 di sera, da lei era mezzogiorno.  Le ho scritto (oppure ho detto? Oppure ho chattato? Non so, decidete voi): «Come stai? Che fai? Che tempo fa?» e dando un’occhiata al termometro fuori della finestra che segnava 8 gradi, ho aggiunto: «Qui fa molto freddo, anche se il cielo è sereno». Dopo 30 secondi è arrivata la risposta: «Sto bene; sto studiando tra 5 giorni ho l’esame; anche qui fa freddo, del tipo meno 10 gradi». E io: «Allora qui è quasi estate!». E lei: «Credo proprio di sì».

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«Chi osava ammettere una verità e conformarvi la vita?»

di Sibilla Aleramo*

Sibilla Aleramo (Alessandria, 14 agosto 1876 – Roma, 13 gennaio 1960)

Chi osava ammettere una verità e conformarvi la vita? Povera vita, meschina e buia, alla cui conservazione tutti tenevan tanto! Tutti si accontentavano: mio marito, il dottore, mio padre, i socialisti come i preti, le vergini come le meretrici: ognuno portava la sua menzogna, rassegnatamente. Le rivolte individuali erano sterili o dannose: quelle collettive troppo deboli ancora, ridicole, quasi, di fronte alla paurosa grandezza del mostro da atterrare!

E incominciai a pensare se alla donna non vada attribuita una parte non lieve del male sociale. Come può un uomo che abbia avuto una buona madre divenir crudele verso i deboli, sleale verso una donna a cui dà il suo amore, tiranno verso i figli? Ma la buona madre non deve essere come la mia, una semplice creatura di sacrificio: deve essere una donna, una persona umana. Continua a leggere