di Luca Bartolommei
Ecco i post che ho pubblicato sul nostro gruppo Facebook con i miei commenti sull’appena terminato Festival della canzone italiana di Sanremo, edizione numero settantuno. La cronologia delle date di pubblicazione è inversa, si parte da quello sulla serata finale per arrivare alle considerazioni sulla prima puntata. Grazie a Paola e ai tre gatti (due più una gatta) che mi hanno tenuto compagnia durante le veglie prolungate davanti allo schermo.

Il gesto e l’espressione che si fanno quando qualcuno stona per la terza volta in un minuto e mezzo, fermati dalla camera del cellulare di Paola Ciccioli.
Domenica 7 marzo 2021
Buona domenica, Gruppo. Sanremo #5, the final cut.
Oggi compie gli anni il mio amico Ilio da Riccione del quale riporto un messaggio relativo al festival: “Disastro. A cominciare dai Litfiba che hanno vinto per finire ai due più simpatici (Colapesce e Dimartino ndr.) che però hanno riproposto una canzone degli Empire of the Sun piuttosto che di Cesare Cremonini Figlio di un re. Ieri notte Paola mi chiede se i Måneskin non somiglino proprio ai Litfiba. Creatività, quindi, al potere.
The kids are alright
, soprattutto per questo tipo di spettacoli un po’ farlocchi, schiavi delle visualizzazioni e dei social, dove basta una chitarrina un po’ distorta per essere rock. Giusto così, bravi Måneskin.

I conduttori da villaggio turistico hanno fatto il loro lavoro (mestiere è un altra cosa) spiegandoci giusto ieri (Fiorello) come nell’opera lirica non si capiscano le parole e come i balletti siano troppo lunghi. Chiudiamo definitivamente i teatri e apriamo tutto il resto. L’orchestra è sempre stata all’altezza. Bravi musicisti.