“Tre manifesti” e una luce alla fine del mondo

di Maria Elena Sini

L’attrice Frances McDormand in una scena del film “Tre manifesti a Ebbing, Missouri” di Martin McDonagh è candidato all’Oscar: lo ha recensito per noi con la consueta passione Maria Elena Sini (https://movieplayer.it/articoli/tre-manifesti-a-ebbing-missouri-perche-e-il-film-dellanno_18470/)

Tre manifesti a Ebbing, Missouri è un film che merita i premi che ha già vinto (miglior sceneggiatura alla Mostra del cinema di Venezia e quattro Golden Globes) e quelli ai quali per il momento è solo candidato. Racconta la storia di una madre forte e fuori dalle regole, Mildred Hayes, che, decisa a trovare l’assassino della figlia stuprata e poi bruciata, utilizza i suoi risparmi per commissionare tre manifesti con tre messaggi precisi diretti allo sceriffo Willoughby.

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Alice B. Toklas: «I am a scandal»

di Fernanda Pivano*

Alice B. Toklas e Gertrude Stein in Francia nel 1944. (Photograph by Carl Mydans / LIFE Picture Collection / Getty) Da: http://www.newyorker.com

Un’altra donna, di ben altra levatura, che si trovò a dover lavorare per sopravvivere in un’età in cui avrebbe dovuto passare le ore a riposare in un giardino fiorito fu Alice B. Toklas. Non era stata addestrata al lavoro: da ragazza aveva avuto una vita agiata e il suo sodalizio con Gertrude Stein si era svolto senza problemi economici. Prima di morire Gertrude aveva fatto un testamento molto preciso nel quale la nominava tutrice della collezione di quadri e curatrice della pubblicazione postuma dei suoi scritti inediti, con una clausola che le consentiva in caso di necessità la vendita di qualsiasi oggetto a lei affidato, sia per il suo mantenimento, sia per la pubblicazione degli inediti. Continua a leggere

Violenza contro le donne e Fabri Fibra: dov’è la vera censura?

Patrizia Romito

di Patrizia Romito*

Breve cronistoria. In aprile, alcuni quotidiani hanno riportato la notizia che il rapper Fabri Fibra (FF) avrebbe cantato al Concertone del Primo maggio, promosso a Roma dai sindacati. I testi di alcune sue canzoni contengono espressioni di grandissima violenza contro le donne (per esempio: “ragazze contattatemi scopatemi…
 non conservatevi, datela a tutti anche ai cani, 
se non me la dai io te la strappo come Pacciani”, oppure “giro in casa con in mano questo uncino, ti ci strappo le ovaie e che c…. me le cucino”!) e contro gli omosessuali. Continua a leggere

«Gioco a calcio con amiche lesbiche e so quanto male fa la cattiva informazione sul mondo gay»

di Federica Mariani *

Questa foto è stata pubblicata sulla pagina Facebook della Nazionale femminile di calcio il 15 giugno 2019, all’indomani della vittoria per 5 a 0 da parte delle calciatrici azzurre contro la squadra della Giamaica. Grazie ai Mondiali di calcio femminile che si disputano in Francia, e grazie all’interesse mediatico che le atlete sono riuscite a catalizzare, una realtà sportiva che ha dovuto farsi largo tra i pregiudizi sembra finitivamente uscita alla scoperto. (https://www.facebook.com/azzurrefigc/photos/a.331644917530304/340408236653972/?type=3&theater)

Un documentario sull’omosessualità e sulla sua narrazione televisiva, diritti ancora da conquistare, l’esperienza di una studentessa che gioca al calcio e vive sulla propria pelle lo stigma legato a questo sport.
Un intervento da rileggere 8 anni dopo la sua prima pubblicazione.

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L’omofobia va punita

Milano – Un’italiana di 29 anni, omosessuale, è stata aggredita e picchiata al ristorante, dopo essere stata importunata tutta la sera con battute omofobe. Riteniamo scandaloso che possano succedere episodi di questo genere, ci impegneremo affinché il Comune adotti celermente una campagna di informazione e di prevenzione di vicende di questo tipo. Auspichiamo che il Parlamento riprenda al più presto l’iter di approvazione delle norme contro l’omofobia: la strada repressiva non basta ma è necessaria in un paese che purtroppo è ancora così gravemente arretrato Continua a leggere