testo e foto di Daniela Natale
Non ero mai stata al concerto conclusivo della Notte della Taranta. I racconti di chi ci è andato mi hanno sempre scoraggiata, come il pensiero di ficcarmi nel traffico, sudare polvere e vino tra ascelle pezzate e fumi di ignota (o quasi) provenienza. La prospettiva non mi entusiasma. O meglio: non mi entusiasmava. Quest’anno ci sono andata. Perché dopo due anni di permanenza milanese mi è sembrato doveroso firmare il “patto di ritorno” con la mia terra Continua a leggere