«Cécile è la speranza delle seconde generazioni»

di Cheick Tidiane Gaye*

Ho avuto modo nel mio ultimo libro, Prendi quello che vuoi, ma lasciami la mia pelle nera (edizione Jaca Book 2013, con prefazione di Giuliano Pisapia) di evidenziare che «L’uomo abita dove vive e non dove nasce». Non è una frase buttata lì così per fare retorica, come fanno i politici di oggi, ma un concetto molto sostanziale in una realtà di globalità planetaria che sta attraversando l’umanità. Non accetto che la stampa chiami Cécile la “donna di colore”. Lei è la nera italiana, orgogliosissima di essere italiana e fiera delle sue radici congolesi Continua a leggere

Nadia Urbinati: “Disobbedire, per la democrazia”

“Riportiamo l’intervento di Nadia Urbinati sulla legge-bavaglio, che consideriamo la vera emergenza democratica in questo momento, un tema cruciale su cui serrare le fila. Sentiamo il dovere di condividere questa battaglia per il diritto-dovere di essere informati, strumento essenziale per esercitare il controllo di trasparenza cui la classe dirigente politica è chiamata a sottostare”.

Questa legge va fermata «nell’interesse della democrazia, che deve garantire il controllo di legalità, e che deve assicurare trasparenza di informazione. Non c’è compromesso possibile su questioni di principio, che riguardano i diritti dei cittadini, i doveri dello Stato». Le parole di Ezio Mauro su Repubblica ripropongono il tema della disobbedienza civile, ovvero il limite oltre il quale obbedire può contribuire a riconoscere una legge ingiusta. E lo ripropongono in un momento nel quale la democrazia costituzionale è a rischio poiché chi ha ottenuto la maggioranza per governare sta accampando pretesti per cambiare le regole: per governare secondo le proprie regole, per i propri desideri e interessi. Continua a leggere