Lina d’amore e d’anarchia

di Giovanni Grazzini

Salutiamo Lina Wertmüller, il suo cinema, la sua vita che si è fermata ieri – 9 dicembre 2021 – all’età di 93 anni a Roma. Pensiamo che il modo più giusto per rendere omaggio alla regista e sceneggiatrice Premio Oscar alla carriera sia quello di tornare idealmente insieme a rivedere un suo film, e quello che abbiamo scelto è Film d’amore e d’anarchia, inserito dal critico cinematografico Giovanni Grazzini nel libro Gli anni Settanta in cento film (Laterza). Questa recensione, apparsa inizialmente sul “Corriere della sera”, è datata 23 febbraio 1973.

Film d’amore e d’anarchia – Ovvero “Stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza…”

Reduce dai trionfi di Mimì metallurgico, la regista Lina Wertmüller, pugliese di Roma con radici in Svizzera, tenta il bis con la stessa coppia di protagonisti e un’analoga vena di allegria, ma con in più una punta d’amaro che dovrebbe correggere gli umori ironici di fondo e alzare il tono dal buffo al malinconico. 

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Melato: “Il rosa shocking della tv dilaga, bisogna reagire: basta piangerci addosso”

“Sono stata via ma non dirò mai perché, i gossip li lascio all’Isola”

di Anna Bandettinila Repubblica dell’ 11 maggio 2010

ROMA – A ottobre c’era stato il ritiro, la tournée dell’Anima buona di Sezuan cancellata, voci di una misteriosa malattia… Sette mesi dopo Mariangela Melato, sottile, bellissima, spettinata, la carnagione di perla è l’ applaudita interprete di Il dolore, regia di Massimo Luconi dal racconto della Duras, da oggi al Valle di Roma che le ha organizzato un omaggio con i video dei suoi lavori. Lo spettacolo è la storia di una donna che aspetta il ritorno dal lager del compagno, storia di disperazione, amore, orrore, storia di una di quelle donne che sanno incassare dalla vita, come piacciono alla Melato. Anche la sua eccezionale ripresa sembra una sfida: innanzitutto ai pettegolezzi, avidi di confessioni, girati sulla sua salute. «Quello che ho avuto sono c… miei, scriva proprio così – esplode la Melato – Come mi arrabbio… Ho sospeso per un periodo il lavoro, che altro c’è da sapere? L’ invasione del gossip – parola che odio – mi offende. Si occupino del premier, non di me i curiosi». Continua a leggere