Donne, non fate storie. Salite sulla bici. Pedalate, quando potete, invece di guidare o di aspettare autobus che non arrivano. Vi renderà cittadine più consapevoli e interessanti; attraenti come le emiliane dei luoghi comuni Continua a leggere
Maria Laura Rodotà
Fondazione Corriere della Sera: “Uomini e Donne, istruzioni per l’uso”
Martedì 12 › 19 aprile 2011 ore 18
Prendendo ispirazione dal titolo di un film di Claude Lelouch del 1996, la Fondazione Corriere della Sera organizza un nuovo ciclo di incontri dedicato all’analisi del rapporto tra uomo e donna nel terzo millennio. Grazie al contributo di studiosi, intellettuali e linguisti si cercherà di compiere una prima riflessione su fatti e parole di un tema quanto mai attuale nella cronaca italiana. Continua a leggere
Una vicedirettrice, e il Corriere “vede” le donne
Da quando al vertice del Corriera della sera c’è una donna, la vicedirettrice Barbara Stefanelli, il quotidiano milanese si occupa con assiduità di temi femminili. Mi è capitato di sottolinearlo anche venerdì scorso durante il corso di informazione/formazione per le associazioni femminili di Vicenza che sonostata invitata a tenere dalla commissione pari opportunità del Comune. L’influenza positiva della vicedirettrice si nota persino nelle attività promozionali, visto che sabato 4 dicembre con il quotidiano è possibile acquistare, a un euro, il saggio “Sui diritti delle donne” di Mary Wollstonecraft, antesignana settecentesca del femminismo. Sul Corriere di oggi, intanto, è apparso questo articolo di Maria Laura Rodotà (Paola Ciccioli) Continua a leggere
L’Italia e le ex vallette alla riscossa
Dopo Mara: forse è il caso di tornare a fare le selezioni in base ai master e non ai calendari
«Un tempo qui era tutta Carfagna». L’ha scritto giorni fa l’autore comico Luca Bottura. Bottura è avanti. Almeno si spera che lo sia. Che tra qualche tempo la cooptazione politica causa grazie femminili, le nomine discusse, l’eventuale duro lavoro delle belle cooptate buttato via in una melmosa tempesta di maldicenze, diventino un ricordo. E una strategia donnesca da non seguire. E che la carriera fulminea poi dolentissima e funesta di Mara Carfagna, ex modella, ex valletta, poi deputata, ora quasi ex ministro, non sia un modello né uno scandalo ma un monito. Per le ragazze confuse e precarie tentate dalle scorciatoie. Continua a leggere
Un nuovo modello femminile: la giudice Kagan, icona delle donne che vogliono rispetto
di Maria Laura Rodotà
Quasi nessuno, in Italia, sa chi sia Elena Kagan, giudice della Corte Suprema nominato da Barack Obama. Molti e molte, in Italia e altrove, sarebbero contenti di ascoltare la sua storia recente. Specie se sono avviliti da scelte e/o trattamento delle donne pubbliche (in quanto hanno un ruolo pubblico, non nell’ altro senso, popolarissimo da noi). Perché Kagan è un nuovo modello femminile, e sa farsi valere Continua a leggere
“Il femminismo non ha liberato le donne” dice Susanna Tamaro. Si apre il dibattito sulle pagine del Corriere della Sera
Le ragazze italiane, le nostre figlie, sono meno libere di quanto fossimo noi vent’anni fa? Hanno minori possibilità di scelta nella vita di tutti i giorni e modelli femminili insufficienti a indicare loro una strada? E in Italia le battaglie femministe hanno fallito nel conquistare diritti ottenuti invece in altri Paesi democratici, come la condivisione degli impegni domestici in famiglia e gli asili nido, una parità effettiva sul lavoro e un maggiore peso nella politica attiva? Il dibattito è partito da un intervento di Susanna Tamaro sul Corriere della Sera di sabato 17 aprile. A cui risponde oggi con un commento Maria Laura Rodotà. Ve li proponiamo. Continua a leggere
«Più gnocche nelle liste». La soluzione di Sabrina Ferilli per la sinistra italiana
«Al motto di “Più gnocche nelle liste. Magari porta bene”, Sabrina Ferilli è ridiscesa nell’agone politico per tifare centrosinistra. Ma con lessico e argomentazioni molto molto discutibili».
dal Corriere della Sera del 4 febbraio 2010
CAMBI DI ROTTA DELL’ICONA DI SINISTRA
Ferilli: ragazze in lista e gay
E il Pd scopre la sua Sarah Palin
L’attrice da un mese esterna su argomenti di politica, costume, memoria storica. Ha cominciato da Chiambretti
«Quanto ce piace chiacchierare…», diceva Sabrina Ferilli in uno spot, anni fa, quando era ancora parecchio simpatica. Allora, i suoi interventi politici erano rari e affettuosi, come quel «Fausto, ripensace» rivolto a Bertinotti che ritirava l’appoggio al governo Prodi. Erano gli ingenui anni Novanta, però. All’inizio dei feroci anni Dieci, la bella attrice di Fiano Romano, figlia di un funzionario Pci, ora con fidanzato di centrodestra, sembra cambiata. Continua a leggere