Emma e un sorriso che sa di preghiera

di Eliana Ribes*

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Il sorriso di Emma Lulani, fotografata da Francesco Cianciotta per la mostra “Radici” ideata da Paola Ciccioli. Questo post di Eliana Ribes è stato scritto prima che Emma, novantatreenne, fosse costretta a lasciare la sua casa di Urbisaglia, nelle Marche, a causa del terremoto. Ora è sempre Eliana che ci aggiorna: «Emma sta a Macerata dalle sue, chiamiamole così, “consorelle” della Mater Misericordiae, in via Crispi. Ha preferito, e a ragione, questa sistemazione a quella della Casa di riposo dove, avendo la casa inagibile, si è trattenuta solo qualche giorno. Mio marito Silvano è andato a farle visita e l’ha trovata benissimo». Una carezza, Emma (e continua a farci pregare per Lina, grazie!)

Emma ad Urbisaglia è Emma, non occorre aggiungere il cognome. Ha novantatré anni ma è ancora piena di vitalità, circola per il paese, si interessa delle situazioni famigliari più critiche, cerca di capire se può fare qualcosa, e se non può fare niente ritorna a casa e recita una preghiera per chi ne ha bisogno. Il resto della giornata lo passa prevalentemente a confezionare a ferri o all’uncinetto dei lavori che le sono stati commissionati, il cui ricavato devolve alle missioni, interrompendosi ogni tanto per fumare una sigaretta.

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«Ecco cosa mi ha fatto diventare un’orgogliosa infermiera»

di Maria Grazia Iannone

Maria Grazia Iannone in una foto del 2014 insieme con la specialissima nonna Clelia (dal suo diario Facebook). L’autrice di questo post è infermiera di famiglia e di comunità oltre che esperta di cure palliative. Contagiata in forma lieve dal Corona Virus, ne ha scritto per il nostro blog e anche di questo la ringraziamo

Buongiorno a tutti, mi presento: sono Maria Grazia Iannone. Ho 27 anni e sono un’orgogliosa infermiera che assiste a casa gli invalidi al 100 per cento, ovvero coloro a cui il Sistema sanitario nazionale riconosce il diritto di prestazioni sanitarie domiciliari gratuite.

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