La nuova primavera di Maddalena Casulana

di Daria Perocco*

La città di Bergamo le ha dedicato una strada a Borgo Palazzo. BBC Radio 3 ha festeggiato quest’anno la Giornata internazionale della donna con i suoi madrigali. A fine aprile la sua musica è stata eseguita in un concerto itinerante con Marco Pardini nella Villa Reale di Marlia (Lucca). Elena Casella, direttrice del coro milanese ViadelCanto, l’ha inserita nel programma del concerto di sabato scorso nel Santuario del Santo Crocefisso di Tradate (Varese). E martedì 24 maggio 2022, “Chitarre in trio” eseguirà musiche della prima compositrice pubblicata della Storia nella Villa Tesoriera di Torino. Da parte nostra, celebriamo il genio di Maddalena Casulana con un estratto del saggio «… più di quello che a professione donnesca conviensi» Donne (e musica) nel Cinquecento veneziano di Daria Perocco, docente dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, che ringraziamo per l’autorizzazione alla pubblicazione. 

Nel Cinquecento non sono poche le figure femminili di cui ci è stata tramandata memoria che conoscevano bene l’arte del canto e del far musica: tra tutte basti ricordare la Barbera, la «cantatrice» per la quale Machiavelli scrive le canzoni da cantarsi fra gli atti della Clizia e della Mandragola, alcune delle quali sono state musicate da Philippe Verdelot.

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Sulle tracce delle compositrici dimenticate

di Angela Giannitrapani

Ascoltiamo un brano di Cécile Chaminade, prima compositrice francese a ottenere nel 1913 la Legione d’Onore, e ringraziamo Angela Giannitrapani che ci fa da guida nel “Pomeriggio musicale” della Casa delle donne di Milano.

Lo sapevate che ci sono almeno duemila compositrici di talento, in un periodo che va dal ‘500 ai giorni nostri, non registrate nella storia della musica? Tra le dimenticate di recente si nominano Anna Mahler o Fanny Mendelssohn o Maria Anna Mozart. Andando indietro verso il 1100 ecco Hildegard von Bingen e Maddalena Casulana, che nel tardo ‘500 fu la prima musicista pubblicata. Per una manciata di famose salvate dall’oblio ce ne sono, però, tante altre che sembravano svanite nel nulla o le cui note sono rimaste soffocate da padri misogini o mariti e fratelli famosi.

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