San Severino Marche recuperi il cuore di un suo figlio

Testo e foto di Paola Ciccioli

«Gentilissima signora Paola Ciccioli le possiamo assicurare che Sindaco e Amministrazione comunale si sono subito mossi in favore della famiglia di Alika esprimendo, insieme al cordoglio da parte di tutta la comunità settempedana, la propria vicinanza concreta che si sostanzierà in fatti concreti ovviamente. Grazie per la straordinaria sensibilità dimostrata da lei e da molti cittadini anche in questa occasione» (leggi qui).

Questo ha scritto il Comune di San Severino Marche nella pagina Facebook Sei di San Severino Marche se… dove ieri ho condiviso la richiesta alla sindaca Rosa Piermattei di proclamare il lutto cittadino per l’omicidio di Alika Ogorchukwu, che faceva parte di quella comunità insieme con la moglie Charity Oriachi e il loro figlio di 8 anni (oggi la misura cautelare in carcere dell’omicida Filippo Ferlazzo è stata confermata per pericolosità sociale, leggi qui).

La mia risposta sotto la foto che ho scattato il 22 luglio 2022 al MARec, il Museo di San Saverino Marche dedicato all’arte recuperata nell’area colpita dal terremoto nel 2016.

Lucantonio di Giovanni Barberetti, “Madonna col bambino”, 1480 – 1490 circa, legno intagliato e dipinto

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Diamo parole al dolore

di Ilaria Carosi*

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Ilaria Carosi è psicoterapeuta e vive a L’Aquila dove, come abbiamo ricordato nei giorni scorsi sul nostro blog, nel terremoto del 2009 ha perso sua sorella. In questi giorni è impegnata a Rieti con i colleghi dell’Associazione Psicologi per i popoli Abruzzo nell’assistenza ai parenti delle vittime del sisma che ha colpito il Centro Italia il 24 agosto. «Foto Stefano Schirato, L’Aquila, marzo 2014. Questa foto parla. A me e di me. Non ringrazierò mai abbastanza Stefano per averla scattata»: da Facebook

Ai colleghi

Carissimi, in tanti mi avete contattata, ho cercato di fornire a tutti indicazioni e risposte, per quanto ho potuto.
 Mi dispiace se negli ultimi giorni non ho potuto farlo sempre con prontezza ed in modo “mirato”, rispetto alle vostre richieste, ho avuto molto da lavorare e in una situazione delicatissima. Prioritaria, rispetto a quelle che emergeranno da qui in poi. 
Sono stata a stretto contatto con i parenti delle vittime, nel luogo del massimo dolore, contraddistinto da livelli di complessità e di esposizione a stimolazioni psichicamente devastanti, per chi è stato costretto a viverle. L’ho fatto con enorme rispetto, lo stesso che mi porta ad aver molto ragionato sull’utilità di questo post.
 Fortunatamente, in questo momento, tante associazioni di colleghi stanno gestendo le emergenze e le richieste di sostegno che ci sono sul territorio.

Emergenze, per l’appunto.

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