Gentile ministra Boschi, lei non è una maestra per l’infanzia (e noi non siamo alunni poco svegli)

di Erica Sai

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La ministra delle riforme costituzionali Maria Elena Boschi compirà 35 anni il 24 gennaio

A volte fare il punto della situazione è necessario: capire come siamo messi, dove siamo posizionati. Non tanto come individui,  piuttosto come  società. Dove viviamo? Come si muovono le cose intorno a noi? A che punto siamo nel teatro del mondo? La spinta a capire, dunque, arriva spontanea e irrefrenabile. Il problema, però, è che l’operazione Achepuntosiamo? mi manda sempre a fuoco il cervello dal nervoso. Tutte le volte mi dico no, basta, non farlo più. (Poi lo rifaccio, va da sé, ma questo è un altro discorso).

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La Gruber «Tv italiana maschilista»

Intervista alla conduttrice di «Otto e mezzo» su La7: «Sì alle quote rosa, mi sono ricreduta Sono contro l’infantilizzazione dell’informazione»

di Renato Franco
MILANO – «A furia di semplificare abbiamo avallato un approccio semplicistico alla realtà, ma non è tutto bianco o nero. Se i cittadini sono meno consapevoli sono più docili, e c’è automaticamente meno democrazia. Prevale l’attitudine a non mostrare la complessità del mondo che ci circonda, io ci provo». Contro «l’infantilizzazione dell’informazione» – Continua a leggere

Poveri giornali tra Signore e Gnocche

di Paola Ciccioli

« Le liste capeggiate da due signore…». Rileggo: «Le liste capeggiate da due signore…». Eh no, signor Franco Abruzzo, signore sì, ma prima di tutto colleghe. Anzi: una è l’attuale presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia, Letizia Gonzales, che si ripresenta alle prossime elezioni del 23 e 24 maggio. E l’altra, Marina Terragni, è in corsa per la stessa carica. Perché decido di scriverne, a titolo rigorosamente personale, su questo blog? Perché credo fermamente che la questione riguardi ogni singola cittadina e cittadino di questo Paese. Perché quella che viene definita crisi della nostra professione è invece, a mio giudizio, qualcosa di più: quasi una mutazione genetica che ha eroso il significato di termini fondamentali come deontologia, etica, correttezza, rigore, verità, imparzialità, rispetto, empatia e sensibilità nei confronti dei nostri interlocutori: le lettrici e i lettori. Continua a leggere