Caso Ruby, i giudici: tutte le ragazze di Arcore sono da considerarsi parti offese

Non solo Ambra, Chiara e Imane. Anche le altre 29 giovani che hanno partecipato ai bunga bunga di Berlusconi sono da considerarsi “vittime” dello sfruttamento della prostituzione. Lo hanno deciso i giudici nell’ambito del processo contro Fede, Mora e Minetti. I legali delle protagoniste: “Non per soldi ma per onorabilità” Continua a leggere

Che Dio Santo ti benedica

“Il crocifisso di B. sui seni della Minetti”

Parla un’altra testimone delle notti di Arcore: “Lei era vestita da suora, poi il premier ha preso la croce di legno e lo ha usato per benedirla. Perché a Silvio piaceva una volta al mese organizzare delle feste dedicate ai film, come Sister Act”.

A fine spettacolo si è avvicinato a Nicole e con il crocifisso in mano le ha detto: ‘Dio santo ti benedica Continua a leggere

Fede, Minetti e Mora ora si azzannano

La 28enne scarica tutto sul direttore del Tg4 e Mora: “Erano loro a portare le ragazze”. La replica: “Vada dallo psichiatra” – di Antonella Mascali

E’ giallo sul contenuto della memoria difensiva di Nicole Minetti, consegnata oggi dal legale della consigliera regionale, Daria Pesce, ai pm che indagano sul ‘caso Ruby Continua a leggere

“Ruby mi ha offerto dei soldi così ho ritirato la denuncia”

Caterina Pasquino, la ragazza che ha fatto arrestare Karima il pomeriggio del 27 maggio scorso, ha deciso di ritirare la denuncia. Sentita da ilfattoquotidiano.it racconta: “Si è scusata e mi ha promesso un adeguato risarcimento dei danni”

Caterina Pasquino ha ritirato la denuncia di furto contro Karima El Mahroug, detta Ruby Rubacuori. Lo conferma lei stessa a ilfattoquotidiano.it. “Sì, l’ho ritirata pochi giorni fa perché lei mi ha cercata per scusarsi e mi ha garantito che risarcirà tutti i danni che mi ha provocato Continua a leggere

Papi girl, che ingrate: «È un pezzente»

Iris Berardi alla De Vivo: «Credi che ad Arcore mi fermavo per la gloria?»

Continuano a parlare anche dopo aver saputo dell’inchiesta, le ragazze del bunga-bunga. Al telefono, ingrate, si lamentano di Silvio Berlusconi, il loro bancomat Continua a leggere

Mora, Ruby e i “soldini”

Le carte: L’intercettazione del 16 gennaio, dopo l’invito a comparire del Cavaliere

Mora a Ruby: l’intervista a Canale 5?Devi chiedere il via libera a Ghedini

Ma il legale del premier smentisce: mai sentiti da quando ci sono le indagini Continua a leggere

Sinceramente

Ruby, ecco i bonifici del premier alle ragazze del bunga bunga

Le carte dei pm, la Minetti: “Ho amato il Cavaliere, ma non ricordo quando”. La procura: “L’esame congiunto della documentazione bancaria e delle intercettazioni ha permesso di individuare tre periodi in cui sono avvenuti i passaggi di denaro”, dalla fine di agosto 2010 al 25 ottobre di Piero Colaprico e Emilio Randacio Continua a leggere

Ruby – “Io e il Cavaliere: quella sera gli dissi che ero minorenne”

Ruby è stata ad Arcore quindici notti in settantasette giorni: la prima volta il 14 febbraio, l’ultima il 2 maggio 2010. Il presidente del consiglio le ha offerto un appartamento nella Dimora Olgettina. In quell’occasione ha rivelato la sua minore età. La preoccupazione del premier di cancellare ogni traccia del suo legame con la minorenne è stata la ragione dell’intervento in questura Continua a leggere

Il letto di Silvio nelle foto delle notti di Arcore

I racconti di Ruby agli inquirenti: il bacio shock di una donna e i soldi avuti dal premier. “Mi rimproverò quando sbirciai nella sua camera da letto” – di Piero Colaprico

MILANO – Le carte che ieri hanno lasciato la procura per il gip Cristina Di Censo si prestano a pochi equivoci. Soprattutto se si usa, come in un videoregistratore, il tasto rewind. Le nuvole nere del film su e con Silvio Berlusconi indagato spuntano in estate, e nessuno dei berlusconiani se ne accorge per mesi Continua a leggere

Sara Tommasi, festini e marchette da Lele Mora ai Berlusconi. Ma anche disperazione

Piange al telefono con la madre, scrive sms minacciosi direttamente al presidente del Consiglio, finisce in una clinica per curarsi. “Non è la vita che sognavo, se la vita da star è fatta di questo, lo capisco e rinuncio”. Prima la droga, i festini, le marchette, i rapporti diretti con il clan di Lele Mora e Fabrizio Corona, ma soprattutto con Silvio Berlusconi e suo fratello Paolo. Poi la disperazione e il crollo. La storia di Sara Tommasi che emerge dalle intercettazioni raccolte nell’inchiesta di Napoli è quella di una ragazza distrutta, prima dalle sue ambizioni, poi dal giro di Lele Mora e del premier Continua a leggere

Silvio, vergogna

L’inchiesta di Napoli: nei verbali sesso, droga e camorra. Poi la soubrette scrisse: “Silvio, vergogna”. La Tommasi intercettata: “Berlusconi mi perseguita”. “Quei potenti si elettrizzano quando vedono giochini a tre. Vogliono che trovi una amichetta”. “Lele Mora mi faceva mettere cose nei bicchieri”

di Dario Del Porto e Francesco Viviano

NAPOLI – Uno sfogo tra le lacrime intercettato dagli investigatori della squadra mobile impegnati nell’inchiesta che seguendo la pista del soldi si è imbattuta nel filone napoletano del “Rubygate”. Agli atti dell’indagine figurano 16 sms inviati dalla soubrette al premier. Sei contatti in entrata e in uscita con il fratello di Berlusconi, Paolo. Due con il ministro della Difesa Ignazio La Russa, due con l’europarlamentare del Pdl Licia Ronzulli. Sara Tommasi non è indagata come non lo sono i suoi interlocutori. Ma la Ronzulli, in un sms, l’avverte di avere i telefoni sotto controllo. Una storia che nasce nella zona grigia dove il mondo dello spettacolo si confonde con quello della prostituzione e da lì intreccia gli ambienti della camorra e quelli della droga. Vengono citati (tutte persone non indagate) personaggi famosi da Lele Mora a Giletti, da Fabrizio Del Noce ai calciatori Ronaldinho a Quagliarella, da Gigi D’Alessio alla sorella di Belen Rodriguez. Per arrivare ai figli del premier, Marina e Piersilvio, e quindi ai palazzi romani e infine nel regno di Silvio Berlusconi e del bunga bunga. Le stanze di quei “potenti” che Sara così descrive: “Alla fine questo lavoro ti vogliono spingere a diventare lesbica, no. Perché i potenti si elettrizzano quando vedono giochini a due e tre. Quindi vogliono che tu ti trovi una tua amichetta di giochi. Ma a me non piacciono le donne”. Una commistione che legittima il millantato credito e rende concreto ogni giorno il pericolo del ricatto.

Il mondo dello spettacolo
I pm Antonio Ardituro e Marco Del Gaudio indagano per favoreggiamento della prostituzione nei confronti di Vincenzo Saiello, conosciuto come Bartolo, introdotto nel mondo dello spettacolo e in contatto anche con Fabrizio Corona, che viene anche intercettato quando interviene dal telefono dell’amico e redarguisce un uomo sul prezzo da pattuire per un’esibizione di Cecilia Rodriguez, la sorella di Belen. “Ma che fai, l’elemosina a Cecilia Rodriguez, mia cognata, 1500 euro. Ma chi sei tu. Ma me lo compro questo locale, lo compro e lo chiudo”. Le intercettazioni captano due contatti con il dirigente Rai Fabrizio Del Noce, un sms affettuoso e una telefonata nella quale Sara dice di essere in partenza per il Marocco “ospite di reali marocchini amici di Gheddafi” e chiede quando potrà “partecipare alle riprese di “Un posto al sole””. “Ne riparliamo quando torni dal Marocco”, le risponde. Un sms di auguri viene indirizzato anche al conduttore Massimo Giletti. In una telefonata con un amico, Sara racconta un episodio di qualche anno fa: “Ho conosciuto un coglione amico di Piersilvio Berlusconi che mi ha portato a cena da Piersilvio. Questo coglione mi ha fatto fare “On the Road” su Italia Uno”.

“Lele metteva cose nei bicchieri”
Il 23 dicembre, Sara Tommasi parla con un amico e fa pesanti apprezzamenti su Lele Mora che secondo gli investigatoti minaccia di non farla più lavorare. Poi passano all’argomento dei falsi scoop sui calciatori Ronaldinho e Quagliarella. Fa riferimento a Raffaela Fico: “È stata con Berlusconi” dicendo poi che stava scherzando. Quindi, Lele Mora: “È tutta colpa del Mora… perché sai… me ne combinava di tutti… faceva sempre arrivare tremila persone… poi secondo me mi faceva seguire.. mi faceva mettere cose nei bicchieri… ma vai a capire…

La camorra
I clan sono sullo sfondo, evocati da Fabrizio Corona (che non risulta indagato ma potrebbe essere sentito presto dai magistrati) quando lancia in televisione il sospetto che nelle mani della “malavita napoletana” ci sarebbero foto “taroccate” del premier. E ne parla Sara Tommasi alla radio, quando afferma che proprio Corona sarebbe un “malavitoso insieme a Bartolo”.

Nelle mani di Bartolo e degli altri
Sara Tommasi era entrata nel mondo dei procacciatori di clienti importanti. Il suo principale interlocutore era Bartolo e gli amici del suo giro che procuravano gli appuntamenti per serate, presentazioni e sponsorizzazioni, che secondo gli investigatori si concludevano quasi sempre in festini. La tariffa media era di 1.500 euro. Ma Sara Tommasi ad un certo punto, finita in questo giro infernale diceva di volerla smettere con “droghe”, “festini” e “marchette”. Voleva dire “basta” a quella vita e non avere più a che fare “con Berlusconi”, con “Lele Mora” e Corona. In un sms inviato a Bartolo la soubrette si sfoga: “Ne te, ne Lele, ne Fabrizio (Lele Mora e Fabrizio Corona secondo gli investigatori) ne le markette K volevi farmi fare ne “il giro squallido di Marina Berlusconi K volevate farmi frequentare o dei festini privati”. In un altro messaggio Sara scrive: “Mai “avrò successo perché” non amo skopare non amo ubbidire ai disgustosi frocioni Kome voi e non mi arrivano soldi. Hai capito coglione? Le markette n”. Ed ancora Sara a Bartolo: “E ora scusate ma andatevene a fanculo Co e company dei miei stivali e ditelo a Paolo Berlusconi”. Al fratello del premier, la sera del 6 gennaio, Sara scrive: “Se io mi devo kurare, tu piantala con cocaina, cani e mignotte! E festini sexy non me ne sbatte un cazzo. Stronzo!”. Ma poi, a Paolo Berlusconi, Sara chiede un appuntamento il 9 gennaio: “Ti voglio rivedere, dimmi dove tu dove e quando”. Paolo le risponde: “Se vuoi ci vediamo nel pomeriggio alle 18 al Giornale, via Negri zona piazza Affari ok”.

A Roma con la scorta del premier
Il 9 settembre del 2010 Bartolo e il suo socio sono a Roma ed hanno procurato un incontro tra Sara Tommasi ed un imprenditore. Bartolo: ” “Io sto all’Hilton Cavalieri” siamo arrivati quasi a casa di Gigi D’Alessio (il cantante napoletano estraneo però alle indagini)…”. Mezzora dopo Bartolo parla ancora con un altro “socio” e Sara Tommasi: “Bella ma che hai fatto non rispondevi, avevi da fare.. stiamo da Gigi, sta partendo.. perciò ti abbiamo chiamato.. a che ora finisci Sara, ti veniamo a prendere”. L’appuntamento però salta per un importante incontro che Sara Tommasi ha dovuto accettare con una persona molto più importante.
U: “Stiamo giù, scendi”.
Sara: “E no.. perché dove siete voi?
U:”Qua giù”
Sara: “No.. io non posso venire, mi ha chiamato una persona che non vedo da tempo”
U: “Sara, scendi, parliamo. Vuoi scendere che teniamo questo appuntamento che è importante?”
Sara: “No. devo vedere una persona che non vedo da un sacco di tempo che mi ha chiamato adesso. Capito”.
Quella persona, per gli investigatori, è Silvio Berlusconi.
Infatti Bartolo e un amico commentano al telefono di aver visto una scena sotto casa di Sara:
U: “Guagliò, in vita mia non mi è mai capitata una cosa del genere. Mentre stiamo aspettando ci ha mandato un messaggio. “Adesso scendo”. È arrivata due macchine con le guardie del corpo di Berlusconi. Se la sono venuta a prendere a questa e se la sono portata. Guarda, è una cosa incredibile”. E poi spiegano: “Ci ha fatto andare fin là… sto scendendo… sto scendendo… bello e buono abbiamo visto arrivare queste due macchine: un’Audi A8 e un’Audi A6”.
“Spero che crepi con le tue troie”

Al premier, Sara scrive messaggi a volte d’amore, a volte di risentimento. A Natale un messaggio di “auguri, presidente”. Qualche giorno più tardi, il 5 gennaio: “Amore, ti ho mandato un pensiero da Licia. Spero che tu capisca”. Il 10 gennaio Sara appare furibonda: “Silvio, vergognati, mi hai fatto ammalare, paga i conti dello psicologo”. Un paio d’ore più tardi dal cellulare del presidente del Consiglio arriva uno squillo sul telefonino della soubrette. Che due giorni dopo, alle 4 del mattino del 12 gennaio, gli scrive: “Amore perdonami ho visto solo ora la tua chiamata. Ultimamente ho problemi con la linea telefonica. Se posso fare qualcosa… Bacio grande”. Trascorre una manciata di minuti e Sara scrive di nuovo: “Mi sei mancato tanto. Spero tu mi possa richiamare presto. Ti amo ancora sai?”. E si firma: “Lady x”. Nel pomeriggio di quello stesso giorno, Sara scrive: “Ma perché non mi metti dietro solo il Mora invece k le lesbike??”. Risentimento che monta il 15 gennaio: “Spero k krepi kon le tue Troie”.
“Stai abusando di potere”

È il primo di un crescendo che, nelle ore successive vedrà partire verso l’utenza personale del premier ben nove sms 22.53: “Spero k il governo americano inizi a dare lustro a quello ignobile nostrano con i 10 requisiti di ammissione ad Harvard. La politica è una cosa seria”. Un minuto dopo: “Non una barzelletta come l’hai intesa tu”. Venti minuti dopo: “10 requisiti per l’ammissione tra le fila dei parlamentari… tu indagato saresti già fuori. Hai capito?”. Due minuti dopo: “Riprendi subito Ron (il riferimento è al calciatore del Milan Ronaldinho) nella tua squadra di merda o ti faccio escludere da Obama e dai grandi del mondo e dalla politica internazionale… se l’Italia è incapa”. Frase completata nell’sms successivo: “Incapace di ascoltare i segnali del Mondo”. Trascorre qualche secondo e Sara affonda: “Ci vuole una buona reputazione per governare!! Anke tu fai festini Dinho deve tornare!”. E subito dopo: “Stai abusando di potere”. Fino all’ultimo sms: “Immeritato tra l’altro (sottinteso, evidentemente, il potere) vedi processi e quant’altro… “.

La Russa
Sono solo due i contatti con il ministro della Difesa Ignazio La Russa, che ieri si è detto “indignato” per essere stato “arbitrariamente accostato” all’indagine. Il 6 gennaio Sara Tommasi gli scrive: “Amore auguri!! Domani torno a Milano. Pranziamo insieme”. Poco dopo i due si sentono ma il ministro declina l’invito dicendo di essere “appena tornato dall’Afghanistan e che si risentiranno in un altro momento”. Ieri La Russa ha negato qualsiasi “incontro o contatto indiretto con la persona in questione”.

L’allarme dell’eurodeputata
Due telefonate fra Sara Tommasi e la parlamentare europea Licia Ronzulli. La prima è della vigilia di Natale. La Ronzulli “si lamenta di alcuni sms poco piacevoli che ha ricevuto” e Sara replica che quei messaggi sarebbero stati inviati “da una ragazza a lei vicina per gelosia”. Ma a destare maggior interesse è lo scambio di sms del 4 gennaio. Sara scherza: “Kiss kiss me Licia”. La risposta è gelida: “È bene che tu sappia che il mio cell è sotto controllo. Quindi tutto passa attraverso la procura, messaggi e telefonate”.

“Berlusconi mi perseguita”
Il 18 gennaio Sara Tommasi parla con la madre. Si sfoga, piange.
Sara: “Mamma sono in taxi sto a Milano… sono venuta sopra per non fare un cazzo alla fine. Sono venuta per due appuntamenti ma poi alla fine non sono serviti a a un cazzo.. e basta. ora sto qua a rompermi i coglioni.. con la gente che mi droga a destra e sinistra.. guarda ua cosa.. non so più dove scappare… non so più dove scappare.. guarda (e Sara scoppia a piangere scrivono gli inquirenti) sono perseguitata… da Berlusconi e da tutti.. non so dove mettere le mani…”.
Madre: “Devi uscirne fuori da questa storia chiudi dentro e sta tranquilla. Poi con tutti i casini che ci stanno… con Berlusconi che è stato indagato…”.

Licia Ronzulli con Silvio Berlusconi in Senato il 13 ottobre 2022 durante la prima seduta della XIX legislatura che ha portato all’elezione a presidente di Ignazio La Russa (Fratelli d’Italia) senza i voti di Forza Italia. Il 18 ottobre Licia Ronzulli è stata acclamata capogruppo.

da la Repubblica – 9 febbraio 2011

AGGIORNATO IL 18 OTTOBRE 2022

#abissodemocratico

Che cosa hai messo nel caffè?

Feste con le ragazze, il caso Tommasi. Vertice tra i pm di Napoli e Milano – di Fulvio Bufi e Fiorenza Sarzanini

NAPOLI — C’è una girandola di contatti e appuntamenti nelle intercettazioni disposte dalla Procura di Napoli sul giro di prostituzione che incrocia quello delle feste del presidente del Consiglio. Perché coinvolge il mondo che ruota attorno a Sara Tommasi, la starlette che partecipava alle serate organizzate nelle residenze di Silvio Berlusconi, ma anche a incontri a pagamento in alcuni alberghi del capoluogo partenopeo Continua a leggere

Iris ad Arcore con il Cavaliere prima dell’aggressione di Tartaglia

La giovane aveva 17 anni. Il giorno dopo Berlusconi fu ferito. Nuovi elementi dal confronto tra i dati delle celle telefoniche e l’agenda del presidente del Consiglio Continua a leggere

Reclutamento delle ragazze, pista napoletana

Indagine su euro falsi, spuntano il nome della showgirl Sara Tommasi e le visite a villa San Martino

ROMA – C’è un fronte napoletano che si intreccia con l’inchiesta della procura di Milano sulle feste del presidente. Un traffico di soldi falsi che ha fatto emergere personaggi in contatto con Lele Mora e Fabrizio Corona. Le telefonate e gli sms intercettati nelle ultime settimane rivelano nuovi dettagli sul «reclutamento» delle ragazze da inviare ad Arcore e nelle altre ville di Silvio Berlusconi. Fanno emergere i racconti di chi ha partecipato alle serate, confermando e riscontrando quanto già contenuto nei verbali Continua a leggere

Dal conto segreto di Berlusconi bonifici per la madre di Noemi

Migliaia di euro indirizzati ad Anna Palumbo. I soldi sono partiti dallo stesso deposito usato per “aiutare” la Minetti e la Sorcinelli. L’ipotesi è che le somme fossero destinate alla ragazza festeggiata dal premier nel 2009  Continua a leggere