Il fascismo e la guerra nel “Quaderno” di una sarta

di Paola Ciccioli

La copertina di “La mia Guerra. Urbisaglia nel buio del fascismo” di Edda Moretti. Foto di Francesco Cianciotta. Progetto grafico di Paolo Rusconi – Grafiche Rusconi, Bellano

Edda era una sarta ed era andata a scuola soltanto fino alla quinta elementare. Per molti anni ha pensato che quel titolo di studio non fosse sufficiente per poter raccontare cos’erano stati il fascismo e la guerra per lei, la sua famiglia e il suo paese.
Quando l’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi invitò gli anziani a trasmettere ai giovani il ricordo di quel tragico periodo storico, Edda Moretti prese la biro e il taccuino e si liberò della pena che portava nel cuore, ritrovando nello stesso tempo la gioia provata per il ritorno alla libertà dopo la dittatura.

Curato da Donne della realtà Editrice, il “Quaderno” di Edda Moretti è anche un omaggio che i figli dell’autrice – Riccardo, Rossella e Antonella Pagnanelli – hanno inteso fare alla gente del paese natale della loro amata madre, in questo modo mantenendo fede alla sua espressa volontà. Continua a leggere