“La sai quella della nipote di Mubarak?”

di Marco Travaglio*

Foto di Paola Ciccioli.

Anticipata da uno scoop di Gianni Barbacetto sul Fatto, nel gennaio del 2011 esplode una nuova inchiesta milanese che imbarazza il premier Berlusconi: quella sul “caso Ruby”, che lo vede indagato per induzione alla prostituzione minorile e concussione.

La ragazza, al secolo Karima El Mahroug detta “Ruby Rubacuori”, è una giovanissima marocchina che risulta aver fatto sesso a pagamento, da minorenne, con il capo del governo nella villa di Arcore. Il quale telefonò ben sette volte da Parigi – dove si trovava in visita ufficiale – ai dirigenti della Questura di Milano per farla rilasciare subito dopo un fermo per furto, raccontando che era la “nipote di Mubarak” e si rischiava l’incidente diplomatico con il governo egiziano. Pazienza se il Marocco e l’Egitto sono piuttosto diversi e distanti.

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I ricatti delle Papi girls e la cassa continua del Capo

Uno: Ruby effettivamente si prostituiva. Due: io l’ho pagata. Queste le due ammissioni di Silvio Berlusconi ieri, nell’aula del processo Mediaset. “Le ho dato dei soldi per evitare che si prostituisse, le avevo dato la possibilità di entrare in un centro estetico con un’amica, che lei avrebbe potuto realizzare Continua a leggere

“Ruby mi ha offerto dei soldi così ho ritirato la denuncia”

Caterina Pasquino, la ragazza che ha fatto arrestare Karima il pomeriggio del 27 maggio scorso, ha deciso di ritirare la denuncia. Sentita da ilfattoquotidiano.it racconta: “Si è scusata e mi ha promesso un adeguato risarcimento dei danni”

Caterina Pasquino ha ritirato la denuncia di furto contro Karima El Mahroug, detta Ruby Rubacuori. Lo conferma lei stessa a ilfattoquotidiano.it. “Sì, l’ho ritirata pochi giorni fa perché lei mi ha cercata per scusarsi e mi ha garantito che risarcirà tutti i danni che mi ha provocato Continua a leggere

Caso Ruby: Berlusconi a giudizio per concussione e prostituzione. Tre giudici donna processeranno il premier

Accolta la richiesta di rito immediato, ”Ci sono prove evidenti”

Silvio Berlusconi sara’ processato con rito immediato per i reati di concussione e prostituzione minorile che vengono contestati al premier dai magistrati che si occupano dell’inchiesta del cosiddetto caso Ruby: il Gip di Milano Cristina Di Censo ha infatti accolto la richiesta avanzata dalla procura di Milano, convinta che ci siano prove sufficienti per mandare a processo Berlusconi saltando la fase di udienza preliminare. Un quadro probatorio, quello messo a punto dai magistrati Ilda Boccassini, Pietro Forno e Antonio Sangermano, che ha convinto il Gip Continua a leggere

La PM: Donne imbrogliate e tradite

di Anna Maria Fiorillo
Vorrei approfittare di questo scorcio di visibilità, del tutto involontario e transitorio, che mi deriva dal coinvolgimento nella vicenda “Ruby”, per esprimere adesione alla lettera pubblicata da Giulia Bongiorno su Repubblica del 21 gennaio, a pag. 37. Lo faccio in quanto donna che accoglie l’appello conclusivo dell’autrice contro il maschilismo che permea molteplici aspetti della vicenda stessa: “Sono le donne che per prime devono farsi forti della loro dignità e della consapevolezza del loro valore, senza distinzione di età, credo politico, provenienza geografica, per esprimere a voce alta lo sdegno che questa mentalità suscita, ne sono sicura nella maggioranza di noi”. Continua a leggere

«Io sono il culo»

di Paola Ciccioli

Prima di tutto si chiama Karima, Karima el Mahroug. Ho letto in un articolo pubblicato dall’Unità il 28 ottobre, lo trovate postato sul blog di Donne della realtà, che il suo nome in arabo significa “onorata”. È scappata da Letojanni, dalla Sicilia in cui il padre, la madre e i tre fratelli minori hanno cercato un vita più dignitosa di quella che avrebbero potuto averein Marocco. Poi è scappata anche dalle varie comunità a cui era stata affidata. «Io mi sono sempre sentita donna. Donna e basta, né bambina né ragazza. E ho sempre badato a me stessa». È questa è la descrizione che Karima ha dato di sé il primo novembre 2010, giorno del diciottesimo compleanno, quando ormai agli occhi del mondo era già Ruby, Ruby Rubacuori, l’identità fittizia che si è costruita con la lap dance e la prostituzione. Fino a diventare una parte anatomica, soltanto una parte del proprio corpo, quella più gradita all’uomo immensamente ricco e potente che, secondo l’inchiesta della procura della Repubblica di Milano, aveva rapporti sessuali con lei. Quando lei, Karima el Mahroug, “onorata”, era minorenne.

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Ruby, il bunga bunga e i soldi: la verità sulle serate di Arcore

Ecco le carte dei pm che accusano il premier. Le sue ospiti si sentono padrone del gioco di sesso e denaro. Una di loro dice: “Papi è la nostra fonte di lucro”. Un’altra: “Che palle ‘sto vecchio, questa è la volta buona che lo uccido”

di Piero Colaprico e Giuseppe D’Avanzo

Cade l’umore alla lettura delle 389 pagine che raccolgono le fonti di prova contro Silvio Berlusconi, accusato di concussione e favoreggiamento della prostituzione Continua a leggere

Grazie alle donne normali: “Le sei notti di Ruby in villa e le testimoni sfuggite a Ghedini”

Le prove che incastrano Berlusconi. L’avvocato del premier ha tentato di blindare le verità scomode delle ospiti delle feste a Villa San Martino. Quei bunga bunga con le ragazze vestite da poliziotte

di Giuseppe D’Avanzo

L’avvocato di Berlusconi, Niccolò Ghedini, è stato molto giudizioso tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, ma non ha preso in considerazione che al mondo esistono anche donne normali. Continua a leggere

Berlusconi indagato da dicembre. I pm: ”Ruby più volte ad Arcore”

Milano – (Adnkronos/Ign) – Il presidente del Consiglio risulta indagato per concussione e prostituzione minorile dal 21 dicembre dello scorso anno. Gli è stato notificato l’invito a comparire. Fede, Mora e Minetti indagati per favoreggiamento della prostituzione. I suoi legali: ”Un’inchiesta assurda e infondata” Continua a leggere

L’argine del fare il proprio dovere

Una commissaria della questura di Milano che si rifiuta di firmare il verbale con cui la minorenne Ruby viene affidata alla consigliera regionale Nicole Minetti. Una magistrata della procura della Repubblica del Tribunale per i minori che non fa una piega e pretende il rispetto delle procedure nei confronti della giovane marocchina fermata per furto e senza documenti. Un rispetto della legge che la pm ribadisce nonostante le incredibili pressioni Continua a leggere