Real Time abbatte (in Italia) il tabù degli “inappuntamentabili”

di Chiara Pergamo

The Undateables

Alcuni protagonisti di “The Undateables – L’amore non ha barriere”

Per ciascuno noi, il primo appuntamento è sempre un momento di grande coinvolgimento emotivo: come glielo chiedo? Come mi vesto? Dove potremmo andare a prendere un caffè? E se non beve caffè?
I giusti timori e le apprensioni di mamme e amici si mescolano alla curiosità frivola di chi vorrebbe condividere con te il pettegolezzo sul nuovo flirt. Tutto normale, dunque.
Sì, va bene, ma se tu sei autistico? O se soffri di un disturbo ossessivo-compulsivo che ti impedisce di avere un contatto fisico con le persone? Diciamo che in questi casi la situazione si complica.
È proprio su “questi casi” che si concentra The Undateables (letteralmente “Gli inappuntamentabili”), docu-reality della BBC portato in Italia da Real Time, che vi ha aggiunto il sottotitolo L’amore non ha barriere: lo scopo di questo programma è di mostrare come ragazzi e ragazze che convivono con una diversità fisica o mentale possono desiderare, come tutti, di trovare una persona con cui avere una relazione sentimentale ed essere amati per ciò che sono.
In ogni episodio si raccontano le storie di 3 giovani che, con l’aiuto di esperte agenzie di incontri, vivranno il loro appuntamento romantico (spesso il primo della vita), al pari dei ragazzi “comuni”: si parla con i protagonisti, si conoscono le loro famiglie e si racconta, appunto, di come viene affrontata una cena fuori o una passeggiata sul lago. Continua a leggere

Tre scalini umiliano Ninfa e le impediscono di far festa nella Casa delle donne di Milano

di Paola Ciccioli

Ninfa Monteleone, l’amica Susi  e, di spalle, Paola  Ciccioli (foto di Donatella Martini)

Ninfa Monteleone, l’amica Susy e, di spalle, Paola
Ciccioli (foto di Donatella Martini)

Arrivo che i discorsi ufficiali sono già finiti. E anche le patatine del buffet allestito per l’inaugurazione sono al termine. Do una sbirciata rapida agli spazi, mi faccio strada tra i capannelli di signore sorridenti e controllo se le mie amiche sono arrivate. No, non ci sono ancora. Allora torno indietro e ritrovo, all’ingresso di via Marsala 8, la stessa scena che mi aveva colpito, come una schiaffo, pochi istanti prima.

Una giovane donna su una carrozzina è bloccata nell’androne: tre gradini le impediscono di salire all’interno della Casa delle donne di Milano ed essere parte della festa. Lei si chiama Ninfa Monteleone, ha 39 anni e dal 2005, a causa di una miopatia per accumulo di lipidi, si muove per la città su una carrozzina elettrica.

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“Le disabilità, come le abilità, non sempre sono visibili”

di Elisabetta Baccarin

Le disabilità, come le abilità, non sempre sono visibili.

Sono abile a giocare con le parole. Non sono abile in nessun gioco che preveda l’uso di una palla.

Sono abile in cucina, forse anche in camera da letto, ma per nulla abile con le pratiche faccende domestiche.

Elvira è molto più abile di me: quando pulisce lei la casa, sembra che sia passata la fatina con la bacchetta magica.

Mettiamoci una accanto all’altra: tutto questo non si vede.

Non si vede neppure che lei è sana come un pesce di quelli sani e invece io sana come un pesce di quelli no Continua a leggere