Nell’ombra di un gigantesco padre

di Giuliana Pogliani

Giuliana Pogliani, educatrice, donna sportiva e di buone letture, scrive a Paola Ciccioli su Assolo sul padre. Il teatro della vita, la famiglia dietro il Nobel (Aletti Editore, 2019), il libro nel quale la giornalista ha ricostruito per la prima volta la complicata vita affettiva del poeta Salvatore Quasimodo attraverso la “confessione” del figlio Alessandro.

Su questo libro, che svela fatti inediti del vissuto del Premio Nobel 1959, abbiamo già pubblicato le considerazioni di Giulia Berti Lenzi mentre il blog si prepara a ospitare i pareri di altre lettrici e altri lettori, sorpresi di scoprire un uomo, un marito e un padre molto “fragile” dietro un letterato celebrato.

Giuliana Pogliani in un autoscatto davanti alle maschere di cartapesta create con i suoi allievi

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«Io sono stato partigiano, a 16 anni ho scelto i monti»

di Giuliano Pogliani

Una figlia, Giuliana Pogliani, ha festeggiato il 25 aprile 2020 e la Liberazione dal nazi-fascismo pubblicando sulla propria pagina Facebook la lettera che il padre inviò alla fine degli Anni ’80 al mensile Storia Illustrata per spiegare le ragioni che lo spinsero a essere un partigiano. Il padre è il neuropsichiatra e giornalista scientifico Giuliano Pogliani, costretto da ragazzo a lasciare con la famiglia la sua Milano dopo il distruttivi bombardamenti alleati dell’agosto 1943 e a vivere per qualche tempo nella casa di famiglia a Bellano, sul lago di Como. Nel borgo e sui monti intrecciò solide amicizie e diede concretezza ai suoi valori, ora patrimonio familiare e collettivo. (p.c.)

In questa foto riproduzione, Giuliano Pogliani tiene in braccio il nipotino Antonio mentre è seduto a conversare con Luciano Lombardi, poeta e storico di Bellano (Lecco) di cui fu amico e compagno di studi al ginnasio di Vendrogno, località tra i boschi ora scarsamente abitata ma ricca di testimonianze storiche e artistiche. Ringraziamo Giuliana Pogliani per aver condiviso con noi questo prezioso documento di famiglia

Signor direttore,

io sono stato partigiano: a sedici anni ho scelto i monti.

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