Appunti da Scampia: “Basta crederci e trovi un mare di bene”

Testo e foto di Giorgio Antoniazzi

Scampia, benevenuti

Il messaggio in inglese che accoglie i nuovi arrivati, una volta usciti dalla stazione della metro, è questo: BENVENUTI A SCAMPIA. BASTA CREDERCI E TROVI UN MARE DI BENE.

Penso al fatto che il capolinea sia proprio a Scampia, quasi un’indicazione che oltre non si va, che oltre quel degrado, di cui si ha subito un assaggio camminando verso l’uscita, oltre quelle violazioni, oltre quei non diritti… Insomma, quella fermata segna un limite: bisogna rimanere fermi oppure tornare indietro. Peccato però che lì ci viva tanta gente: ci sono donne, uomini e bambini che vorrebbero invece andare avanti.

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Le quote rosa di Vasco Rossi

Le quote rosa di Vasco Rossi

di Giorgio Antoniazzi*

Un’immagine scattata circa trent’anni fa al Fortino Napoleonico di Portonovo (Ancona). La curatrice del blog Paola Ciccioli ha appena terminato un’intervista per il Corriere Adriatico al cantautore di Zocca. Ovviamente “Donne della realtà” è in attesa del concerto del 1° luglio prossimo al Modena Park per il quale sono previsti 220.000 spettatori. L’evento sarà trasmesso in diretta satellitare anche all’Anteo, al Metropol e al Cremona Po spazioCinema (www.spaziocinema.info)

Prima di parlare delle protagoniste femminili cantate da Vasco Rossi, mi sono occupato di quelle che ha incontrato nel corso della propria vita e che avranno probabilmente influenzato la sua produzione artistica; a dimostrazione di questa supposizione, risultano indicativi i primi 45 giri pubblicati dal cantante: il vinile del 1977 sarà composto da due canzoni che, infatti, presentano nei rispettivi titoli due ragazze, Jenny e Silvia; quello dell’anno seguente, poi, contiene altre due canzoni dal titolo emblematico, ovvero La nostra relazione ed E poi mi parli di una vita insieme.

Inizio comunque dalla più ristretta cerchia familiare, a partire dalla mamma Novella che, con una certa lungimiranza, porterà il proprio figlio alle prime lezioni di canto già a dodici anni; madre che, inoltre, si mostrerà altrettanto decisa nel sostenere Vasco nel 1980, proprio agli inizi della sua carriera, quando sarà il bersaglio delle forti critiche seguite a una delle sue prime apparizioni televisive. In risposta al giornalista che lo etichetta come un balordo tossico, la signora Rossi in un’intervista dirà che suo figlio «non è né un santo né un diavolo, ma un ragazzo onesto come suo padre», chiudendo con un «Le auguro che sua moglie e sua figlia lo possano pensare di lei» (Michele Monina, La biografia, Rizzoli, 2007 – pag.62).  Continua a leggere