Ho inviato questa mail al direttore di Panorama (ora anche indagato per corruzione) e all’intera redazione il 6 febbraio 2011. Cioè un anno prima che il medesimo mi facesse licenziare.
Gentile direttore,
la prego di scusarmi se rivolgo a lei e alla redazione una riflessione, a margine dell’incontro che abbiamo avuto venerdì con la direzione generale periodici. Durante il suo intervento l’ho sentita accostare il nostro giornale all’immagine di un “bambino” fragile e bisognoso di attenzioni e cure. Apprezzo moltissimo le metafore e penso che la sua sia particolarmente efficace. Sebbene costringa a dolorose considerazioni. Un po’ come succede a Brad Pitt nel film “Il curioso caso di Benjamin Button”, infatti, si potrebbe dire che il giornale abbia vissuto un percorso alla rovescia, diventando progressivamente “bambino” dopo essere stato ragazzo, adulto, vecchio. Se anche il nostro sia un “curioso caso” ce lo spiegheranno il tempo e, forse, le analisi sue e dei vertici aziendali sugli scenari internazionali, i trend dei mercati, gli sviluppi tecnologici, i focus su “qualità editoriale” e “sentiment.