Quando ad andare a scuola scalzi erano i nostri figli

di Anna Caltagirone Antinori

scolaresca-san-lorenzo-di-treia-1951-1

Treia (Macerata). È il 1951 e la giovane maestra siciliana Anna Caltagirone ha un incarico annuale nella frazione di San Lorenzo. In questa foto, che proviene dal suo archivio privato, è con la scolaresca di cui fa parte, secondo da destra in prima fila, un bambino che va a scuola scalzo, «per nulla imbarazzato di essere fotografato a piedi nudi». Nel racconto della maestra Anna un risvolto tenerissimo che lega questo scolaro alla propria sorellina

Era il 1951, con incarico di insegnamento annuale fui assegnata alla scuola elementare di San Lorenzo di Treia. È una frazione un po’ scomoda perché comprende molte case di campagna sparse qua e là sulla collina che arriva a lambire la montagna coperta da una fitta pineta. Nella scuola c’erano tutte e cinque le classi divise in due sedi: una nel fabbricato dello spaccio e la mia, appollaiata su un cocuzzolo accanto alla chiesa. La casa era di proprietà della famiglia Ciriaco ed aveva più piani. Il portoncino della scuola dava sulla piazzetta della chiesa. Si entrava in un corridoio, a destra c’era l’aula scolastica, a sinistra il mio appartamento: una camera e una cucina. Al piano di sopra abitava la famiglia del  proprietario con la quale ero in ottimi rapporti.

Continua a leggere

Ma che Gender di educazione è questa?

di Roberta Valtorta

associazione-italiana-di-psicologia

«La gender theory (o ideologia del gender) non esiste poiché non è mai stata teorizzata da nessuno», spiega la nostra Roberta Valtorta in questo interessantissimo approfondimento. Psicologa abilitata, Roberta sta svolgendo il dottorato di ricerca in Psicologia sociale all’università di Milano Bicocca (illustrazione dalla pagina Facebook dell’Associazione Italiana di Psicologia)

Allo stato attuale, una delle prime cose che mi viene in mente se penso alla teoria del gender è la definizione di “confusione” data dal Garzanti: «Confusione [con-fu-ʃió-ne]. Mescolanza disordinata di cose o persone; caos, scompiglio.»

La causa principale di questo mio personale disorientamento immagino derivi dal fatto che, sebbene si parli di “teoria”, la gender theory (o ideologia del gender) non esiste poiché non è mai stata teorizzata da nessuno. L’(ab)uso di tale espressione nasce dalle frange più estreme della destra religiosa per indicare il nemico da combattere, una lobby gay che vuole imporre il proprio stile di vita alla società. Tutto ciò ha del grottesco, soprattutto se si considera che l’espressione “ideologia del gender” non fu usata in origine dalle destre religiose, ma dai loro critici per sottolineare l’attuale asimmetria di potere tra gli uomini e le donne nel mondo occidentale.

Continua a leggere

“Come una ragazza” non è un insulto, lo spiega lo spot degli assorbenti

di Chiara Pergamo

chiara-pergamo-video-mediaset

Dentro l’amata Tv. Chiara Pergamo è da sempre appassionata di tutto ciò che è televisione, come dimostrano anche i suoi preziosi interventi scritti per il nostro blog. Venerdì 24 giugno è apparsa in prima serata su Canale 5 per la disfida riservata ai campioni del programma “Caduta libera” condotto da Gerry Scotti, dichiarando come se niente fosse di aver dominato per 12 puntate. E adesso, con quel che ha vinto, via alle pratiche per comprare la casa!

Ve lo ricordate lo spot della Lines di qualche anno fa? Vi risparmio un faticoso ravanare nei cassetti della memoria, è questo qui. È l’avventura di questa ragazza che partecipa a un provino per diventare “veejay”: se sei troppo giovane o troppo adulta per sapere che caspita sia un “veejay”, trattasi di un giovanotto o una fanciulla che aveva il compito di condurre i programmi sui canali musicali come MTV e affini, dunque una figura televisiva che ha tenuto botta per una buona decina d’anni, salvo poi diventare un effimero ricordo.

 

Ok, siamo al provino dell’aspirante veejay: lei è giustamente agitata, ma si dimostra allegra e spigliata, finché a un certo punto non le chiedono di fare la ruota.

La ruota?

Continua a leggere