di Gabriella Cabrini
«Da oggi sono a pieno titolo una Nobil Donna, della corona, del virus e di tutto il resto. Mi hanno concesso la corona imperiale, da oggi si cambia».
(È così, con queste parole e questa foto, che Gabriella Cabrini il 7 marzo 2020 comunica alle sue amicizie Facebook di essere risultata positiva al Corona Virus. L’Italia in quel momento è attraversata dalla paura e dalla progressione esponenziale dei contagi che renderanno la Lombardia una delle zone più colpite del mondo. La situazione negli ospedali è descritta dalla stessa Gabriella nel suo post del giorno precedente).

«La Corona del Sacro Romano Impero è uno dei più celebri capolavori dell’oreficeria ottoniana, venne realizzata nella Germania occidentale da un ignoto gruppo di orafi per il re Ottone I, al quale fu attribuito in seguito l’appellativo di “imperatore”» (https://www.geometriefluide.com/pagina.asp?prod=corona-sacro-romano-impero&cat=ottoniana)
«Aprire Facebook e vedere tutti i vostri messaggi mi fa piangere perché non ho ancora la forza di rispondervi ma vi sento tutti cosi vicini e preziosi.
Ho la febbre oltre 38-39 da 10 giorni (non scende) ho fatto il tampone venerdì della settimana scorsa ma l’esito non è pervenuto (ho telefonato a tutti i numeri noti ma nessuno sa a chi si deve chiedere se non ti danno l’esito) e che senso ha attendere 8 giorni per poter iniziare la cura. Voi non avete idea di come si vive a Cremona in questo momento. L’ospedale è off-limits, entrano solo le ambulanze del 118 che hanno valutato chi entra: SOLO chi ha gravi problemi di respirazione. Non si può fare un rx, una visita, io non sono stata visitata da nessuno e il 112 mi ha detto che devo stare in casa mia e di chiamare il 118 solo se non respiro bene. Tutte le cliniche sono chiuse, non c’è guardia medica, i medici di famiglia ci chiamano 2 volte al giorno ma non possono visitare pazienti con la febbre. Metà ospedale è stato destinato alla terapia intensiva per oltre 500 pazienti. Spero passi presto perché senza un miracolo sarà durissima. Grazie a tutti voi dal profondo del cuore».