Libertà è condivisione

di Paola Ciccioli*

Libertà è condivisione, potremmo dire parafrasando Giorgio Gaber.
Questo video è stato girato ieri a Bellano dal nostro vicino di terrazza, il velista Marco Ravasio che conosce a memoria venti, increspature, montagne e stelle del lago di Como, incanto che ci ha accolto con la sua bellezza mutevole a ogni nuovo giorno.
Luca Bartolommei qui sta cantando in diretta Facebook Heroes di David Bowie, dedicandola alle donne e agli uomini che ora dopo ora trasformano professionalità e dedizione nell’ancora di salvezza nazionale nel tentativo di arginare l’epidemia da Corona Virus.
Luca suona e canta, Marco riprende con il cellulare, io seguo in casa al computer, l’Antonio di sotto ascolta seduto al sole, Spillo, il suo vecchio barboncino bianco a quanto pare ha superato gli acciacchi degli ultimi tempi, Gatto e Gattino sembra non trovino più il modo di ringraziarci per averli portati a vivere qui. E Agata, la gattina di Marco, scavalca il divisorio e viene a sgraffignare le crocchette da noi.

Ciao, abbiamo tante letture e tante canzoni da mettere in circolo.

Un grazie a Marco.

“Stoner”, l’eroismo del perdente

di Carla Bielli

È stato definito il “romanzo ferfetto”. Se lo conoscete diteci se è vero e perché. Ecco intanto cosa ne pensa Carla Bielli del gruppo di lettura “Il vizio di leggere” di Roma.

«William Stoner si iscrisse all’Università del Missouri nel 1910, all’età di diciannove anni. Otto anni dopo, al culmine della prima guerra mondiale, gli fu conferito il dottorato in Filosofia e ottenne un incarico presso la stessa università, dove restò a insegnare fino alla sua morte nel 1956. Non superò mai il grado di ricercatore, e pochi studenti, dopo aver frequentato i suoi corsi, serbarono di lui un ricordo nitido». Queste sono le prime 5 righe del romanzo Stoner di John E. Williams (Fazi Editore).

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