«Mia cara donnina, pensi di amarmi in un altro modo o di continuare a essere quella cara somara che sei»?

di Pablo Neruda*

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Albertina Rosa e Pablo Neruda. La lettera che pubblichiamo è tratta da “Pablo Neruda. Lettere d’amore ad Albertina Rosa”, libro di una collana edita dal Corriere della sera e dedicata agli epistolari di 20 grandi poete/i, scrittrici/scrittori

Mia cara donnina, questa settimana non ti ho scritto, forse perché non so cosa dirti. L’ho passata in camera mia a leggere, a fumare, a dormire e a cantare, salutando con grandi riverenze un tuo nuovo ritratto che ho messo sul mio comodino, accanto al letto. È l’ingrandimento di quello che mi sono portato qui, e sei bella, con il tuo fazzoletto al collo e gli occhi tristi che amo. Rubén insiste molto perché lo raggiunga, ma cosa ci vado a fare se tu non ci sei? Ad ogni modo, penso di andare da lui in ottobre, o all’inizio di novembre, se la mia maledetta malattia me lo permette. Passerò a trovarti un’altra volta, può darsi che questo mio viaggio non sia sfortunato come il precedente. Dimmi qualcos’altro della tua vita, parlami diversamente delle tue cose, come ti ho chiesto, più nel dettaglio, con più serenità di esposizione. Avrò letto mille volte le tue lettere di una pagina in cui ti limiti a comunicarmi di aver ricevuto le mie, a ringraziarmi da lontano per una rivista che ti ho mandato, senza neanche nominare i versi pieni di affetto che ci scrivo per te, e questo, mia piccola, mia dolce, e buona Netocha, distrae il mio cuore da te, mio malgrado.

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«A New York non c’è nemmeno una zanzara, qualcuna sì»

Paola Ciccioli secondo la nipotina Emma

Paola Ciccioli secondo la nipotina Emma

New York, 23 maggio 2013

Maestre buongiorno. Cari bambini e bambine.
Ho visto la Caserma dei pompieri, e i pompieri stavano facendo le prove. Io ero nella casa del nonno.
Oggi vado all’Acquario.
I cinesi hanno delle scritte che non capisco, ci sono dei cinesi come Dave, soltanto che gli occhi sono più a mandorla dei suoi.
Ho visto la sedia a forma di mano nella casa del nonno.
Sono stata al Museo di Storia naturale e ho visto gli scheletri veri dei dinosauri.
Non c’è nemmeno una zanzara, qualcuna sì.
Qui c’è anche il divano rosso a forma di labbra, c’è anche la moquette. C’è anche la pelle, vera, di leopardo e io e il nonno giochiamo a un gioco inventato da noi e io vinco quasi sempre.

Saluti
Emma Continua a leggere