Emma e un sorriso che sa di preghiera

di Eliana Ribes*

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Il sorriso di Emma Lulani, fotografata da Francesco Cianciotta per la mostra “Radici” ideata da Paola Ciccioli. Questo post di Eliana Ribes è stato scritto prima che Emma, novantatreenne, fosse costretta a lasciare la sua casa di Urbisaglia, nelle Marche, a causa del terremoto. Ora è sempre Eliana che ci aggiorna: «Emma sta a Macerata dalle sue, chiamiamole così, “consorelle” della Mater Misericordiae, in via Crispi. Ha preferito, e a ragione, questa sistemazione a quella della Casa di riposo dove, avendo la casa inagibile, si è trattenuta solo qualche giorno. Mio marito Silvano è andato a farle visita e l’ha trovata benissimo». Una carezza, Emma (e continua a farci pregare per Lina, grazie!)

Emma ad Urbisaglia è Emma, non occorre aggiungere il cognome. Ha novantatré anni ma è ancora piena di vitalità, circola per il paese, si interessa delle situazioni famigliari più critiche, cerca di capire se può fare qualcosa, e se non può fare niente ritorna a casa e recita una preghiera per chi ne ha bisogno. Il resto della giornata lo passa prevalentemente a confezionare a ferri o all’uncinetto dei lavori che le sono stati commissionati, il cui ricavato devolve alle missioni, interrompendosi ogni tanto per fumare una sigaretta.

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Quel filo sottile della memoria

Emma, Anita, Fiorina e Caterina raccontano l’adolescenza nella filanda di Urbisaglia, nelle Marche, quando erano le donne a sfamare la famiglia…

di Paola Ciccioli (da “Club 3 – Vivere in armonia”)

 Le mani. Si guardano le mani e la giovinezza fatta di fatica e di sacrifici è come se si materializzasse. Dalla memoria riemerge, integra, l’età in cui, adolescenti, andavano in filanda e con il loro lavoro stagionale mantenevano le famiglie mentre gli uomini, privi di occupazione, trascorrevano le giornate “in cantina” ad ammazzare il tempo tra una partita a carte e un bicchiere di vino Continua a leggere