Il 16 febbraio, quando i sardi andranno a votare per eleggere il nuovo presidente della Regione, la loro scelta non sarà limitata alle due grandi coalizioni di centrodestra e di centrosinistra, ma si confronteranno anche con un nuovo progetto offerto da Sardegna Possibile che propone la scrittrice Michela Murgia come presidente. La sua candidatura è espressione di un gruppo di movimenti, associazioni, comitati che da anni provano a costruire un’alternativa possibile in Sardegna e rappresenta qualcosa di innovativo e sorprendente che è riuscito a dare valore a idee, risorse, e saperi del territorio Continua a leggere
Elezioni
Algeria/Trionfano le donne, elette 145: da 7 al 31% in parlamento
Saida Bounab
Le quote rosa imposte da una legge del 2011
Algeri, 11 mag. (TMNews) – Sono 145, un plotone: sono le donne elette alle legislative di giovedì in Algeria: in virtù di una legge sulle quote rosa, sono diventate il 31,39% dei parlamentari. Erano il 7%. La riforma presidenziale è stata varata nel 2011 e sancisce che ogni lista, pena l’eliminazione, debba avere una percentuale fra il 20 e il 50% di candidate donne.
La legge sulle quote rosa algerine aveva provocato numerose proteste soprattutto da parte dei deputati uomini Continua a leggere
Concita!
Concita De Gregorio: “Il Pd ha perso di proposito le elezioni regionali del Lazio”
L’ex direttore de l’Unità, ospite all’assemblea nazionale di Tilt a Pisa, ha raccontato i particolari della strategia del Partito democratico. Che volutamente non ha appoggiato il referendum , il NO B. Day, le manifestazioni studentesche e, soprattutto, la candidatura di Emma Bonino a presidente del Lazio. E i Radicali vanno all’attacco Continua a leggere
E sui manifesti di Bologna ecco le Padanine
L’ennesima truffa. Non ce la fanno proprio a rispettare le regole.
Domenica pomeriggio sono in giro ad attaccare i miei manifesti elettorali (sono candidata dell’Idv alle elezioni regionali) nella provincia di Bologna. Vedo un manifesto, quello di Marco Mambelli, candidato della Lega Nord per la Regione. Accanto al simbolo della Lega, ci sono tre ragazzine in atteggiamento ammiccante, tre lolite che, con un chiaro richiamo erotico, sottostanno a uno slogan apparentemente ambiguo: Scrivi Mambo, Mambo sei tu.
Ora, fino allo Scrivi Mambo (Mambelli detto Mambo, il suo nome per intero è scritto piccolissimo sul cartellone, come committente responsabile) ci arriva chiunque: siamo in campagna elettorale, il candidato invita a scrivere il suo nome. Mambo sei tu è invece, all’apparenza, uno slogan più oscuro. In realtà basta ragionarci un po’ sopra: noi, tre belle ragazze giovani, siamo di Mambo, e quindi siamo anche un po’ tue, se lo voti. Il messaggio è chiaramente riferito al maschio-medio-italiano, quello che pensa «fa bene a t…*, lui sì che è macho» quando viene a sapere che il Presidente del Consiglio frequenta prostitute e telefona alle minorenni.
Ora fin qui niente di nuovo. A parte il pericolo “pedofilia”, che comunque non è robetta da poco. Siamo di fronte all’ennesimo utilizzo dell’immagine femminile (donne sandwich) come strumento per attizzare/attirare il sopraccitato maschio-medio-italiano. Continua a leggere