Grazie a Eddo, il mio “confessore” di computer

di Mariagrazia Sinibaldi

A Eddo, mio pazientissimo e sempre presente maestro

Mariagrazia e il maestro 1

Mariagrazia Sinibaldi e il suo maestro di computer Eddo Ferrarini, fotografati da Paola Ciccioli giovedì scorso durante “un ripasso” nella Bibilioteca comunale di Cologno Monzese

Avete fatto caso che le cose, le cose meglio riuscite,  sono quelle che arrivano per caso?

E nelle quali, arrivate per caso, ci buttiamo a capofitto senza valutarne le conseguenze?

E il cui ottimo risultato è dato dal fatto che questo giunge assolutamente inaspettato?

Ecco: questo NON è il mio caso!

L’unica cosa casuale è stata il mio sguardo pigramente poggiato su un volantino che diceva: «S’impartiscono lezioni di computer face to face».

Mi trovavo in biblioteca dove ero andata, non per caso, a chiedere un libro non per caso consigliatomi dalla mia amica. E dirò di più: la parola computer non mi aveva punto per niente!

Ma il face to face… questo sì che m’intrigava! Lezioni private, dio mio che bello! Che se non capisco una cosa posso chiedere spiegazioni senza essere presa per scema! Ecco, sì, quasi un confessore! Mi sono iscritta, rapida e sicura.

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«La mia aspirazione più forte era il teatro, ma i parenti avevano altre idee»

di Iole Vittorini*

Iole Vittorini, a destra, con Laura Lombardo

Iole Vittorini, a destra, con Laura Lombardo

Mio padre era intanto diventato direttore artistico del dopolavoro ferroviario, con l’incarico di formare una filodrammatica. Era l’8 ottobre del 1927 ed Elio era sposato con Rosina dal 10 settembre.

La sede si trovava in piazza S. Lucia, nell’omonimo quartiere dove sorge la chiesa romanica della santa.

Il dopolavoro era fornito di un confortevole Caffè e da una sala da gioco. Il teatro, un vecchio cinema inutilizzato, godeva di una vasta platea e di comodi camerini.

Assunta con molto piacere la carica di direttore artistico, mio padre s’immerse nella organizzazione della filodrammatica, lavorando intensamente alla scelta dei testi che si dovevano rappresentare Continua a leggere