“La giornalista”

di Luca Bartolommei*

Ho scritto il testo di questa canzone in non più di venti minuti, di notte e in casa, giusto prima di andare a dormire, la musica mi ha portato via al massimo un’oretta. È il risultato di una lunga osservazione e di uno studio durato settimane durante le quali, senza troppo rendermene conto, ho evidentemente tenuto molto d’occhio mia moglie Paola Ciccioli. La canzone parla infatti della “mia”, se mi è consentito il termine, giornalista. Continua a leggere

«Donne che volete fare politica attente al nemico numero uno: la svalutazione»

Le donne entrate in Parlamento sono almeno 219 alla Camera e 106 al Senato, intorno al 35 per cento, secondo le proiezioni di Openpolis. «Si accentua quella dinamica che già si era evidenziata nella precedente legislatura, più donne, più giovani», scrive oggi sul quotidiano La Stampa Linda Laura Sabbadini. E le sue parole ci danno l’opportunità di cominciare a pubblicare una serie di riflessioni e testimonianze che abbiamo messo assieme, prima delle elezioni del 4 marzo, grazie all’input di Donatella Martini Ciampella, presidente dell’Associazione DonneInQuota, che monitora la presenza femminile in politica e da tempo si impegna in azioni concrete per l’equa rappresentanza di genere. Partiamo con una illustre sconfitta: Sara Valmaggi, Pd, che dalla vice presidenza del Consiglio regionale della Lombardia ha tentato il salto verso Roma e la Camera dei deputati, senza però riuscirci. «Bisogna saper perdere, e io ho perso. Non posso nascondere quanto sia difficile accettare una sconfitta, per me e per il mio partito. Mi rimane l’orgoglio di averci provato e di averci messo la faccia», ha scritto su Facebook, aggiornando il proprio profilo con una foto, quella qui sotto, che sa di dolceamaro riposo in vista di un nuovo obiettivo.

di Paola Ciccioli, con Donatella Martini Ciampella

«Sara sei in vacanza?» chiede un’amica su Facebook a Sara Valmaggi che, dopo la sconfitta alle elezioni del 4 marzo, ha aggiornato con questa foto il proprio profilo. «Non ancora, sto “sbaraccando” l’ufficio», la risposta della ex vice presidente del Consiglio regionale della Lombardia che si era candidata alla Camera nel collegio uninominale di Bresso, Milano e Sesto San Giovanni (https://www.saravalmaggi.it/)

«La modifica della legge elettorale che introduce la doppia preferenza di genere è un voto che premia anni di impegno convinto per la parità di genere e per favorire l’accesso delle donne nelle assemblee legislative».

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Il grande business della pubblicità: una città sessista dentro Milano

di Donatella Martini

Donatella Martini intervistata durante un flash mob davanti alla sede Rai di Milano

Donatella Martini intervistata durante un flash mob davanti alla sede Rai di Milano

Rompo gli indugi e dico senza mezzi termini la mia. Contro la pubblicità sessista il Comune di Milano non ha fatto quel che doveva. Non voglio apparire come una guastafeste, né assumere un atteggiamento ipercritico. Intendo spiegare, dati alla mano, perché sono scoraggiata. E il verbo scoraggiare non rende appieno la mia posizione di presidente dell’associazione DonneinQuota, impegnata su questo fronte dal 2008, a partire dalla pubblicazione della Risoluzione del Parlamento Europeo sull’impatto del marketing e della pubblicità sulla parità tra donne e uomini (2038/2008).
Oggi la sensibilità dell’opinione pubblica è cambiata ed è più attenta a questi temi. Lo dimostra l’ultimo caso che ha fatto recentemente discutere (e meno male): quello della pubblicità Sant’Anna, con cui sono stati tappezzati i mezzi pubblici della città con tanto di succo di frutta associato alla gigantografia del sedere di una ragazza. Ma anche la campagna contro la pubblicità sessista che il Presidente dell’Art Directors Club Italiano (ADCI), il pubblicitario Massimo Guastini, ha lanciato nel 2013 e che in breve tempo ha raccolto decine di migliaia di firme.

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Donne e contratto di servizio Rai: «Il presidente Roberto Fico fa sul serio!»

di Paola Ciccioli

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Roma, 8 gennaio 2014 (foto ricordo di
Donatella Martini)

«Paola, guarda che stavolta è fatta. Fico fa sul serio». La voce di Donatella Martini trilla al cellulare all’ora del tg. Nessuna traccia di stanchezza, nonostante l’anda e rianda da Roma e le emozioni di una giornata particolare: per lei, per noi, e per la mala rappresentazione della donna sulle reti Rai.

«Ti rendi conto? Il traguardo è raggiunto e Fico mi ha fatto davvero un’ottima impressione».

La valutazione è riferita a Roberto Fico, cioè al presidente della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi che la presidente dell’associazione DonneInquota ha incontrato, nel pomeriggio di mercoledì 8 gennaio, a Palazzo San Macuto. Una mezz’oretta fitta fitta in un’aula poco affollata. Presente all’audizione, chiesta in piena estate e più volte rinviata causa lavori parlamentari, anche Claudia Signoretti di Pangea, in rappresentanza della piattaforma Lavori in corsa, 30 anni CedawContinua a leggere

Dignità e competenze delle donne: è nata l’alleanza delle università milanesi guidata da Carmen Leccardi

di Paola Ciccioli

E’ nata la task force sulle culture di genere delle università milanesi. Ne fanno parte sei atenei e a guidarla è Carmen Leccardi.

Carmen Leccardi

Carmen Leccardi

Il Centro di ricerca interuniversitario “Culture di genere”, questo il suo nome ufficiale, ha il compito «di dare impulso permanente a studi, ricerche e azioni positive attinenti al tema delle culture di genere e di contribuire così alla crescita e alla diffusione del rispetto per la dignità e le competenze delle donne». Questo si legge al primo punto dello Statuto firmato il 23 settembre scorso (ma il via effettivo è di questi giorni) da sei rettori, con l’unica eccezione di quello dell’Università Cattolica. Continua a leggere

Donne, pubblicità, normalità: l’inutile leggerezza delle parole di una delibera

di A. Nannicini M. Ghezzi A. Coccia (da ArcipelagoMilano)

Stupore e una cascata di domande preoccupate. Questo ha generato il secondo punto della Delibera del Comune di Milano del 28 giugno su: “Indirizzi fondamentali in materia di pubblicità discriminatoria e lesiva della dignità della donna” in cui si legge che sono considerati “messaggi incompatibili con l’immagine che intende promuovere: (…) punto 2) le immagini volgari, indecenti, ripugnanti, devianti da quello che la comunità percepisce come “normale”, tali da ledere la sensibilità del pubblico.” I termini che qui troviamo Normale, Comunità, non si leggono con leggerezza e nonchalance. Stupisce e dispiace leggere questi riferimenti confusivi in una Delibera che vuole contrastare la diffusione della pubblicità discriminatoria e lesiva della dignità delle donne. Le regole approvate dalla Giunta di Palazzo Marino per la valutazione dei messaggi da affiggere sugli spazi in carico all’Amministrazione comunale si articolano in 5 punti. Il punto 2, richiamato sopra, appare in evidente contraddizione con gli altri Continua a leggere

La presidente Rai e le donne in televisione: «Il sondaggio è parziale»

Anna Maria Tarantola

Ieri abbiamo pubblicato la lettera di DonneinQuota che chiedeva alla presidente della televisione pubblica che fine avesse fatto il monitoraggio sulla presenza delle donne nei programmi, oggi la parola passa alla scarna risposta di Anna Maria Tarantola:

Gentile Donatella Martini,
il sondaggio del novembre 2012 è un sondaggio parziale e di tipo sperimentale da me voluto, a seguito del quale è stata avviata una rilevazione sistematica e completa. Non appena i dati saranno disponibili sarà  mia cura farglieli avere e pubblicarli sul sito Rai.
Cordialmente,
Anna Maria Tarantola

Sessismo e Pubblicità, Milano tradisce l’Europa. DonneInQuota crea una rete internazionale: è nata Wecams

Donatella Martini

di Donatella Martini

Sarà  anche vero, per dirla con Lucio Dalla, che Milano è vicina all’Europa. Ma in fatto di pubblicità sessista, e di azioni concrete per ripulire la città  da manifesti e immagini che offendono le donne, Milano e la sua amministrazione sono lontane dalle disposizioni europee in materia».

Donatella Martini, presidente di DonneinQuota, annuncia così la nascita di una coalizione di livello internazionale contro l’uso offensivo e distorto del corpo femminile nei media e in pubblicità Continua a leggere

Ce l’abbiamo fatta!

di Donatella Martini, Donne in Quota 

Ce l’abbiamo fatta! Grazie, women in the city, per la possibilità  che mi offrite di condividere la grande soddisfazione di vedere la battaglia per la democrazia  paritaria di DonneinQuota riconosciuta dal Consiglio di Stato.
Dunque la giunta  di Roberto Formigoni va contro la legge e a nulla varrà  il suo recente  rimpastino, che ha portato da una a tre le assessore del governo regionale  lombardo Continua a leggere

Donne e Rai: la risposta della Presidenza della Repubblica

Il 18 febbraio scorso Donatella Martini di DonneinQuota e Paola Ciccioli di Donne della realtà hanno scritto al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e alla ministra con delega alle Pari opportunità Elsa Fornero per chiedere l’applicazione delle norme che prevedono una rispettosa rappresentazione dell’universo femminile nei programmi Rai. Ecco la risposta della presidenza della Repubblica:

Sanremo, appello a Fornero e Napolitano

Al Presidente della Repubblica
Onorevole Giorgio Napolitano
Alla  Ministra del Lavoro e Politiche sociale con delega alle Pari Opportunità

Prof.ssa Elsa Fornero

Milano, 18.02.2012

Signor Presidente della Repubblica, Signora Ministra con delega alle Pari Opportunità, finalmente una esponente di governo dà una condanna netta della rappresentazione femminile nella televisione italiana. Questo avviene proprio in contemporanea alla messa in onda del Festival di Sanremo che, forse mai come quest’anno, è platealmente infarcito di contenuti sessisti. Contenuti e allusioni che raggiungono milioni di telespettatori sintonizzati sulla prima rete della Tv pubblica. Continua a leggere

Cara Rai, vogliamo più donne e più qualità

convegno

Aggiorniamo questo post (attenzione alle date!) con il programma del convegno che si terrà a Roma il 23 gennaio 2017

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Un passo in avanti verso la Democrazia paritaria in Regione Lombardia

Il 21 dicembre 2017, con una modifica alla legge elettorale, anche in Regione Lombardia è stata introdotta la doppia preferenza di genere. Un traguardo raggiunto anche grazie all’impegno e alle azioni promosse dall’Associazione DonneInQuota, presieduta da Donatella Martini

Il Consiglio della Regione Lombardia ha approvato oggi la legge istitutiva del Consiglio per le Pari Opportunità che ha come compito quello di verificare che tutti gli atti adottati dalla Regione rispettino il principio di parità tra donne e uomini.

Si tratta di un passo fondamentale per la realizzazione della “democrazia paritaria”, principio solennemente enunciato nello Statuto che finalmente viene recepito anche in sede amministrativa, come ricordano gli avvocati Ileana Alesso e la prof. Marilisa D’Amico che anche nei confronti della Regione Lombardia hanno promosso azioni giudiziarie sia per la non discriminazione tra donne e uomini sia per la affermazione della democrazia paritaria come previsto dalla Statuto regionale.

L’organo sarà autonomo e composto da sette membri, eletti dal Consiglio regionale tra personalità altamente qualificate, le quali, proprio per l’autorevolezza vantata, potranno efficacemente assolvere alla funzione di garanzia che viene loro demandata.

L’istituzione del Consiglio per le Pari Opportunità va quindi nella direzione tracciata dallo Statuto; proprio per questo è importante che esso sia concretamente supportato, con la previsione di risorse umane e strumentali idonee a mettere l’organo nelle condizioni di operare efficacemente, affinché i principi enunciati nelle norme possano trovare effettiva realizzazione.

AGGIORNATO IL 14 FEBBRAIO 2018