Scarica l’invito 6 settembre
Qui il nostro Post sul libro di Chiara Volpato
Scarica l’invito 6 settembre
Qui il nostro Post sul libro di Chiara Volpato
di Chiara Volpato*
Chiara Volpato
La ragione forse più profonda per cui l’Italia ha mancato e continua a mancare l’appuntamento con la propria storia e con la propria coscienza critica è il ritardo culturale che la contraddistingue. L’arretratezza sulla questione di genere è parte di una arretratezza più ampia Continua a leggere
Il 24 gennaio 2013 ho intervistato il fotografo, archeologo e scrittore, Ico Gasparri con l’obiettivo di comprendere com’è nata la sua idea di fotografia e com’è maturata la volontà di raccontare le sue sensazioni nel primo libro “Chi è il maestro del lupo cattivo?” , relativamente all’oggettivazione sessuale nel mondo pubblicitario utilizzando il metodo iconografico per la descrizione delle immagini. La passione per la fotografia nasce nel 1975 (“un bel giorno i miei mi hanno regalato una macchina fotografica e da lì ho capito di avere una dote, potevo guardare il mondo attraverso le immagini”) Continua a leggere
di Maria Elena Sini
Quando quest’estate in spiaggia ho visto Paola sottolineare con l’evidenziatore giallo, come fossero dei testi di studio, i settimanali di gossip per mettere in evidenza i messaggi sessisti contenuti nella pubblicità e nell’informazione ho immediatamente realizzato che siamo così permeati dalla cultura maschilista, talmente assuefatti che non ci facciamo più caso. E ho capito che uno “sguardo attivo” che non “veda passivamente” poteva essere un punto di partenza per cambiare approccio. Nella discussione che è scaturita subito dopo su quella stessa spiaggia, tutti i presenti hanno guardato con occhi nuovi e diversi le immagini del giornale: i commenti di Paola esprimevano quello che tutti noi avevamo pensato almeno una volta, spesso però senza soffermarci a considerare la vastità della portata di un fenomeno del genere. Continua a leggere
Mi presento. Sono Cristina Giammella, una studentessa del corso di Psicologia dei processi sociali decisionali e dei comportamenti economici dell’Università degli Studi di Milano Bicocca.
Questo corso, dal nome così lungo e complesso, è solo una delle possibili opzioni di scelta per le lauree magistrali della facoltà di psicologia Continua a leggere
Un’idea virale per il lavoro di tesi: dalla Bicocca a Bollate
di Sabrina Flisi*
Ho scelto come Laurea magistrale “Teoria e Tecnologia della Comunicazione” (TTC) per la sua particolarità; si tratta infatti di un corso multidisciplinare, dal carattere ibrido, che fonde due ambiti di studio apparentemente molto diversi: la Psicologia e l’Informatica.
In realtà queste due materie si amalgamano bene, e il corso di laurea forma persone in grado di muoversi all’interno della Rete, capaci di creare con dimestichezza progetti che sfruttano i mezzi tecnologici (siti Internet, advertisement…), tenendo conto del target di riferimento e delle sue esigenze. Ci è stato insegnato che, prima di qualsiasi lavoro pratico, si devono effettuare una ricerca e un’analisi teorica di tutti gli elementi coinvolti, rendendo i progetti finali completi e, se possibile, accessibili per chiunque. Mi piace pensare a TTC come a un corso che insegna a fare concretamente qualcosa, da trasmettere con passione a chi poi lo utilizza.
Il corso di Psicologia delle influenze sociali è una delle attività didattiche opzionali che lo studente può scegliere nel secondo anno di Laurea e fa parte della facoltà di Psicologia. Le lezioni sono tenute dalla professoressa Chiara Volpato e dalla giornalista Paola Ciccioli.
“Negare l’altro. Le forme della deumanizzazione” è il titolo della relazione che terrà domani a Bologna Chiara Volpato, docente di Psicologia sociale all’università di Milano-Bicocca, nell’ambito del convegno “Identità del male. La costruzione della violenza perfetta”. Di seguito il programma dettagliato della tre giorni di studi. Continua a leggere
Una studentessa musulmana in università non ha un posto per poter pregare Continua a leggere
In occasione dell’incontro di Siena, promosso da “Se non ora quando”, la rivista Reset ha pubblicato, nel numero di luglio/agosto (in edicola), un forum al quale hanno partecipato Cristina Comencini, Cecilia D’Elia, Valeria Fedeli, Fabrizia Giuliani, Donatina Persichetti e Viviana Simonelli, e interventi di Linda Laura Sabbadini (maternità e lavoro, la catastrofe italiana), Emma Fattorini (Che brave, basta dividersi tra cattoliche e non), Marina Calloni (Perché non siamo libere), Alberto Ferrigolo (Donne e cattolici, spostamenti decisivi). Vi proponiamo l’articolo di Chiara Volpato Continua a leggere
Come ha scritto Matteo Bordone nel suo blog, in questa campagna elettorale a Milano “si parla di zingari, negri, zecche: mancano solo gli ebrei.” Il confronto politico, quello sui programmi e sui problemi della gente, è andato a farsi benedire. Al suo posto sono spuntati una serie di fantasmi, di figure aliene: dal drogato al terrorista, dal gay all’imam. Come mai? Lo abbiamo chiesto a Chiara Volpato, ordinario di Psicologia sociale all’Università di Milano-Bicocca Continua a leggere
La Commissione Pari Opportunità della Provincia di Mantova, conformemente agli indirizzi espressi dalla Risoluzione del Parlamento europeo del 3 settembre 2008 sull’impatto del marketing e della pubblicità sulla parità tra donne e uomini, ritiene fondamentale garantire il rispetto della dignità umana e dell’integrità della persona vigilando affinché il marketing e la pubblicità non comportino discriminazioni dirette e indirette, non contengano Continua a leggere
E’ uscito in questi giorni nelle librerie il saggio di Chiara Volpato “Deumanizzazione. Come si legittima la violenza” (Laterza). Grazie all’autrice, che è ordinario di Psicologia sociale all’Università di Milano-Bicocca, pubblichiamo una sintesi del capitolo dedicato al tema dell’oggettivazione sessuale.
L’oggettivazione sessuale
di Chiara Volpato – Università di Milano-Bicocca
L’oggettivazione è una forma di deumanizzazione che riduce l’individuo a oggetto, strumento, merce. Si parla di oggettivazione sessuale o sessualizzazione per indicare le situazioni in cui Continua a leggere
di Anne Maass, Angelica Mucchi-Faina e Chiara Volpato
Il 13 febbraio 2011 si è svolta nelle piazze italiane, e non solo italiane, una mobilitazione delle donne per rivendicare dignità e pari opportunità nel nostro paese. Il successo della manifestazione è stato tale da superare ogni ottimistica previsione: una enorme quantità di persone – si è calcolato circa un milione – ha risposto alla domanda “Se non ora, quando?” gridando “Adesso”. Continua a leggere
Les féministes italiennes n’arrivent pas à rompre le «mur de la communication» de la télévision misogyne berlusconnienne pour mobiliser les jeunes.
Dimanche 13 janvier, un million de femmes ont manifesté dans plusieurs villes italiennes pour défendre leur dignité. Une dignité qui serait bafouée par le président du Conseil Continua a leggere