Aike Dabiri-Erewa è la presidente della Nigerians in Diaspora Commission (NiDCOM), ente governativo che rappresenta le cittadine e i cittadini nigeriani sparsi in tutto il mondo. Già parlamentare, esperta di giornalismo e comunicazione, studi anche ad Harvard, Alike Dabiri-Erewa è vicinissima al presidente della Nigeria, l’ex generale Muhammadu Buhari, del quale ha favorito la rielezione nel 2019 attraverso il movimento “Nigeria Together”.
Nella foto di apertura – estratta dalla stessa Commissione da un video messo in rete ieri sera – compare accanto a quella, ormai nota in ogni continente, dell’immigrato Alika Ogochkwu, massacrato di botte il 29 luglio 2022 lungo il corso di Civitanova Marche dal 32enne Filippo Ferlazzo.
«Gentilissima signora Paola Ciccioli le possiamo assicurare che Sindaco e Amministrazione comunale si sono subito mossi in favore della famiglia di Alika esprimendo, insieme al cordoglio da parte di tutta la comunità settempedana, la propria vicinanza concreta che si sostanzierà in fatti concreti ovviamente. Grazie per la straordinaria sensibilità dimostrata da lei e da molti cittadini anche in questa occasione» (leggiqui).
Questo ha scritto il Comune di San Severino Marche nella pagina Facebook Sei di San Severino Marche se… dove ieri ho condiviso la richiesta alla sindaca Rosa Piermattei di proclamare il lutto cittadino per l’omicidio di Alika Ogorchukwu, che faceva parte di quella comunità insieme con la moglie Charity Oriachi e il loro figlio di 8 anni (oggi la misura cautelare in carcere dell’omicida Filippo Ferlazzo è stata confermata per pericolosità sociale, leggiqui).
La mia risposta sotto la foto che ho scattato il 22 luglio2022 al MARec, il Museo di San Saverino Marche dedicato all’arte recuperata nell’area colpita dal terremoto nel 2016.
Lucantonio di Giovanni Barberetti, “Madonna col bambino”, 1480 – 1490 circa, legno intagliato e dipinto
Lucantonio di Giovanni Barberetti, “Madonna col bambino”, 1480 – 1490 circa, legno intagliato e dipinto. Al MARec, Museo dell’Arte recuperata di San Severino Marche.
Domenica, 31 luglio 2022.
«Era buono e tranquillo, insieme alla sua famiglia era perfettamente integrato, non ha mai dato alcun problema. Ha chiesto aiuto solo due volte ai servizi sociali… ma niente altro. Era orgoglioso e voleva essere indipendente per provvedere alla sua famiglia».
Sono certa che il Comune marchigiano, la Caritas, le istituzioni scolastiche aiuteranno Charity Oriachi, la vedova di Alika Ogorchukwu, ucciso venerdì a Civitanova, e il loro bambino di 8 anni.
Sono altrettanto certa, però, che quell’orfano con la pelle nera abbia assoluto bisogno di un atto riparatorio pubblico, che lo aiuti a crescere nonostante le immagini che porterà per sempre negli occhi del corpo di suo padre sotto un lenzuolo lungo la strada.
Aiuti e sostegno economico sono necessari. Indispensabile è la dignità, il rispetto di chi ci vive accanto. La sindaca di San Severino Marche indossi la fascia tricolore, prenda per mano questo piccolo cittadino senza diritti, tenga lontani chiasso e opportunismi politici, proclami il lutto nella sua bella città e, così facendo, consoli la famiglia ferita e chiunque creda nell’umanità.