di Marcela Serrano*

Chichicastenango in una foto del 1965 postata su Facebook dalla nostra Mariagrazia Sinibaldi. Il nome di questa località del Guatemala deriva da “Tenango”, che vuol dire “Il luogo, e “chichicas”, ortiche. Qui in bianco e nero e avvolta non nella nebbia ma nel fumo dell’incenso, è in realtà un tripudio di colori
Chichicastenango non è un paese, è un’esperienza di vita.
La definizione è di Violeta ed è azzeccatissima.
Anche se la città alle 6 del mattino è già sveglia, mi sono rifiutata di cambiare le mie abitudini. Violeta mi ha portato il caffè in camera verso le otto, già vestita dopo doccia e colazione. È diventata un’indigena, ho pensato.
“Non in tutto il Guatemala si trova caffè buono. È un privilegio di Antigua, perché siamo circondati di piantagioni”.
Ha preso posto alla guida e siamo partite verso il famoso paese sulle montagne che tutti i giovedì e le domeniche si trasforma in un mercato. Il villaggio-mercato più bello di tutta l’America, afferma Violeta senza esitazioni. Pare che persino i messicani lo vorrebbero, il che la dice lunga.