Italians abroad: «Abbiamo fatto tremila chilometri per avere una vita normale»

di Alba L’Astorina

"Un'italiana in kayak tra i fiordi norvegesi", di Francesca Alviani, giovane abruzzese che vive a Bergen e lavora come fotografa d'interni

“Un’italiana in kayak tra i fiordi norvegesi”, di Francesca Alviani, giovane abruzzese che vive a Bergen e lavora come fotografa d’interni

È a Laura, a Gigi, a Giusy e a tanti altri amici sparsi per il mondo che penso mentre guardo Emergency Exit – Storie di giovani italiani all’estero, il documentario di Brunella Fili, giovane regista pugliese, sulla vita di alcuni connazionali che hanno deciso di darsi una nuova opportunità al di fuori dei confini del proprio paese. Anche i miei amici, laureati e qualificati, come gli intervistati nel video, prima di andare a Nottingham, a Dublino, a Marsiglia, hanno lavorato in Italia diversi anni, accettando spesso incarichi mal pagati e precari. Ci hanno provato a rimanere, ma non ci sono riusciti. A qualcuno di loro, appena fuori dai confini, è successo invece, in poco tempo e senza l’appoggio di amici o parenti, di vedersi affidare ruoli di responsabilità inimmaginabili a casa propria. Continua a leggere

Dieci leggi per le donne

di Caterina Soffici

“Vogliamo dare voce alle donne che non hanno la possibilità economica di comprarsi una pagina su un grande quotidiano nazionale. Vogliamo pubblicare a tutta pagina 10 richieste di legge che le donne di questo Paese chiedono alla politica. Richieste che sono state proposte e discusse sul blog 2eurox10leggi.blogspot.com dove si trovano anche tutti i dettagli dell’iniziativa”. Il riferimento polemico alla pagina comprata da Diego Della Valle è esplicito. Gli intenti un po’ diversi. L’iniziativa più che interessante, visto che le donne italiane sono le ultime in tutte le classifiche europee (lavorano meno, hanno meno welfare, lasciano di più il lavoro dopo la maternità, sono meno rappresentate dalla politica e via elencando) Continua a leggere

Donne di(s)messe

dal BLOG di Caterina Soffici

Parliamo delle 800 mila donne che tra il 2008 e il 2009 hanno dato le dimissioni da un posto di lavoro causa maternità (ultimo dato Istat). E chi ritiene che parlare dell’occupazione femminile sia un esercizio retorico che interessa a poche stanche femministe reduci da battaglie perse, non ha capito come gira il mondo. Le donne, ovunque, dalle piazze del Medio Oriente alle rivolte nell’Africa profonda, sono il maggior fattore di cambiamento della società. E noi continuiamo a mortificarle in ogni modo Continua a leggere

Una telefonata spregevole e ripugnante

dal Blog di Caterina Soffici

Sto vedendo una trasmissione disgustosa, una conduzione spregevole, turpe ripugnante. Ho visto una rappresentazione della realtà all’incontrario del vero… Un incredibile postribolo televisivo“. Mi ero distratta un attimo, ero di là in cucina… e ho pensato: chi è che sbraita contro Uomini e donne? Chi è che se la prende con L’Isola del Famosi? Ma no, forse era Amici o Colorado Cafè. Ah, no, certo ce l’hanno con Barbara D’Urso che fa piangere in diretta Francesco Nuti… Sbagliavo: era Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio italiano, che ringhiava in diretta telefonica contro Gad Lerner e l’Infedele, una delle poche trasmissioni non ripugnanti e disgustose della televisione italiana. Dopo questo, cosa ci aspetta ancora?


Il nuovo dilemma: escort o veline?

di Caterina Soffici
Il gradino più basso toccato in questa settimana non è nelle rivelazioni di Wikileaks, ma nella dichiarazione di Nadia Macrì, una delle ragazze infilate nel letto dell’anziano signore di Arcore in cambio di una busta (dice lei) con dentro cinquemila euro. In una recente intervista televisiva la ragazza ha candidamente dichiarato: “Forse ho sbagliato a presentarmi come una escort, avrei dovuto chiedere di fare la velina”. Ecco, questa frase è più devastante di qualsiasi report di Wikileaks. Continua a leggere

La strage delle donne

Le cronache iniziano per lo più con queste abusate parole: «Ennesima tragedia familiare». Si tratta invece di una strage strisciante di donne che ieri a Genova ha visto un’altra vittima. Si chiama Maria Basso, 38 anni, lavorava come commessa in un supermercato e aveva messo al mondo due bambine. Il marito, dal quale voleva separarsi, l’ha uccisa con 7 coltellate: cinque alla schiena, una al torace e l’ultima alla gola. In molte ci hanno scritto per manifestare sconcerto, per sfogarsi, per chiedere perché. Quando a luglio c’è stata l’impennata di assassinii di donne da parte di compagni, fidanzati, mariti (noi la chiamiamo «la strage di luglio»),  la giornalista e scrittrice Caterina Soffici ha fatto sul Riformista l’analisi che riproponiamo. Continua a leggere

Molestie sessuali e discriminazione, cosa ci insegnano le donne che hanno osato dire “no” all’assessore

di Paola Ciccioli

Dieci anni esatti dopo le dimissioni da assessore comunale a Milano per uno scandalo sessuale, il giornalista Mediaset Paolo Massari è stato arrestato per stupro nei confronti di una ex compagna di studi al liceo Parini che gli aveva chiesto aiuto perché in difficoltà a causa della crisi sanitaria da Corona Virus.

Nel post sono pubblicati gli articoli del Corriere della sera sulle lettere che due donne scrissero contro Paolo Massari, che nel 2010 era assessore all’Ambiente della giunta di centrodestra guidata da Letizia Moratti, e il mio commento di allora.

Paolo Massari, 54 anni, giornalista, ex assessore comunale a Milano, in seguito all’arresto per stupro avvenuto nella notte tra sabato 13 e domenica 14 giugno 2020 è stato sospeso da Mediaset

Con due lettere due donne hanno costretto alle dimissioni l’assessore all’Ambiente del Comune di Milano Paolo Massari. La dirigente del Consolato norvegese e la dipendente con contratto a termine dello stesso Comune hanno dichiarato di aver subito molestie sessuali ma, al momento, non risulta abbiano presentato denuncia all’autorità giudiziaria. Questo aspetto viene sottolineato (in alcuni casi con bieca e scontata malevolenza) in alcune delle cronache che hanno raccontato lo scandalo di Palazzo Marino. Vi proponiamo due articoli del Corriere della sera che danno conto dei commenti in proposito di giuriste e psicologhe. Continua a leggere

Non solo veline nel paese che offende le donne

di Gad Lerner da Repubblica del 19 maggio 2010

Nei giorni scorsi è stato promosso il lancio di un nuovo canale televisivo Mediaset attraverso un annuncio sensazionale: su La5 finalmente le Veline, ultraventennale muto ornamento dell’umorismo nazionalpopolare, saranno parlanti. Nientepopodimeno! Siamo o non siamo il paese delle “ragazze immagine”, mute per definizione? È naturale che la rottura del codice – sia pure nella nicchia del digitale – faccia scalpore. Dubito che l’apprendere di un tale progresso della cultura italica sarebbe bastato a distogliere la filosofa Michela Marzano dall’intenzione di denunciare, con un pamphlet costellato di punti esclamativi, l’anacronismo che contraddistingue la condizione femminile nel suo paese d’origine, noto ormai come l’ultima roccaforte occidentale della misoginia. Sii bella e stai zitta (Mondadori) è solo l’ ultimo di una serie di bei libri pubblicati di recente da donne esterrefatte (Lorella Zanardo, Conchita Sannino, Caterina Soffici, Anais Ginori, Sandra Puccini). Continua a leggere