Una nuova circolare del Dap prevede che in tutte le carceri italiane le celle siano aperte, con una netta separazione degli spazi in cui si dorme da quelli in cui si svolgono le attività diurne. Questa norma era già prevista dall’ordinamento penitenziario del ‘75 e da più di trent’anni è inattuata. La circolare trasforma questo diritto, sancito per legge, in una concessione e lo subordina al grado di pericolosità, prevedendo l’assegnazione di codici, bianco, verde, giallo o rosso. Celle aperte per i codici bianchi, chiuse per i codici rossi, oggetto di valutazione i codici verdi e gialli. Inoltre questi codici, dal momento dell’entrata in vigore della circolare, saranno una sorta di marchiatura che, accanto ai dati anagrafici e al numero di matricola, accompagnerà tutte le istanze e tutti i provvedimenti relativi a ogni singola persona ristretta. Abbiamo chiesto a Lucia Castellano, assessore del Comune di Milano ed ex direttrice del carcere di Bollate, un parere su questa circolare Continua a leggere
Carte Bollate
Dallo sballo dei rave al carcere
Il paradiso perduto dei giovanissimi
di Elena Casula*
Il consumo giovanile di alcolici e pastiglie ormai è un’emergenza nazionale. Secondo Giovanni Serpelloni, capo dipartimento delle Politiche antidroga della presidenza del Consiglio dei ministri, i giovani sono il 30% dei morti per alcol e psicofarmaci Continua a leggere
La protesta degli stracci bianchi delle donne in carcere a Bollate
Nel carcere di Bollate le donne hanno messo stracci bianchi sulle inferriate delle loro stanze (ben visibili dalla strada) e stanno pensando a come unirsi alla protesta di Marco Pannella, in sciopero della fame dallo scorso 20 aprile: “Noi viviamo in una gabbia dorata – dice Carla – e non abbiamo motivo di lamentarci, ma la solidarietà quella si, per i nostri compagni che passeranno l’ennesima estate in carceri sovraffollate e per unirci alla richiesta di amnistia…” Continua a leggere