La poesia, i colori dei sentimenti e il “sovvertimento d’amore”

di Giuseppe Porzi*

Cara Paola

in ritardo, lo so: come un tipico treno italiano 
Ho letto paolam e non so che dire. Non in senso krausiano (1), ma semplicemente perché – come dire? – l’intervento basta a se stesso. Aggiungo, per te, solo una modesta nota. “Nero” non è una connotazione e nemmeno una condizione. Non è neanche un colore, ma la somma di tutti  i colori. In un certo senso è il loro sovvertimento. Nero qui è bellezza; anzi, il sovvertimento della bellezza “candida come un’aurora”. È anche l’amore, sovvertimento di sentimenti e di ruoli, che fa essere Marino felice “servo di chi mi è serva”, dimentico delle stratificazioni sociali.
E chiudo. Ogni sentimento va coltivato, anche l’amore. Soprattutto quando fa soffrire.  Forse è questo che manca: una pedagogia dei sentimenti. Si risparmierebbero tante tragedie.

Ti abbraccio.

* La pubblicazione sul nostro blog del “Cantico dei cantici” continua a produrre i suoi benefici effetti. L’amico scrittore Giuseppe Porzi, dopo averlo riletto qui, mi aveva mandato la poesia di Giovan Battista Marino “La bella schiava” e l’amica archeologa Paola Mazzei ha lasciato i suoi interessanti commenti (andate a vederli!).

Continua a leggere

“… un sol che nel bel volto porta la notte, et ha negli occhi il giorno”

di Giovan Battista Marino*

LA BELLA SCHIAVA

Liù

Liù, “schiava d’amore” della Turandot di Giacomo Puccini. Immagine da http://operaomniablog.blogspot.it/

Nera sì, ma se’ bella, o di Natura
fra le belle d’Amor leggiadro mostro.
Fosca è l’alba appo te, perde e s’oscura
presso l’ebeno tuo l’avorio e l’ostro.

Continua a leggere

«Ponimi come un sigillo sul tuo cuore»

ForteComeLaMorteèAmore

Mi baci egli coi baci della sua bocca

ché migliore del vino è il suo amore

 

Soave è il tuo profumo

il tuo nome è profumo diffuso

per questo le ragazze ti amano

 

Trascinami dietro di te corriamo

mi conduca il re nelle sue stanze

godremo gioiremo in te

esalteremo il tuo amore migliore del vino

a ragione ti amano

 

Nera io sono eppure bella

figlie di Gerusalemme

come le tende di Kedar

come le cortine di Salomone

 

Non badate se sono scura

il sole mi ha abbronzata

in collera con me i figli di mia madre

mi hanno posta a custodia delle vigne

ma la mia vigna

quella davvero mia

non l’ho custodita

Continua a leggere