“Stasera non escort”, la Milano delle ‘cene eleganti’ in scena a teatro

Tre accompagnatrici che parlano solo inglese perché sono laureate e madri che vendono la figlia perché abbia successo in tv. Sul palco Margherita Antonelli, Alessandra Faiella, Rita Pelusio e Claudia Penoni, che danno voce e corpo a una serie di figure femminili contemporanee Continua a leggere

Bunga bunga import-export

di Silvia Truzzi

Il bunga bunga è tornato ed è pure accentato, alla maniera d’Oltralpe. Per una volta non tocca a noi, che questa settimana abbiamo salutato il governo di nani e ballerine per far posto ai sobri loden di Monti (chissà che ha trovato nei cassetti di Palazzo Chigi il professore: speriamo che Berlusconi non abbia dimenticato imbarazzanti ricordini delle cene eleganti. Una cosa è chiara: il nuovo inquilino non gradirebbe). Mentre noi cerchiamo di riabilitare una reputazione sputtanata all around the world, arrossisce la Francia. Dove è di nuovo sotto i riflettori Dominique Strauss-Kahn Continua a leggere

Caso Ruby, i giudici: tutte le ragazze di Arcore sono da considerarsi parti offese

Non solo Ambra, Chiara e Imane. Anche le altre 29 giovani che hanno partecipato ai bunga bunga di Berlusconi sono da considerarsi “vittime” dello sfruttamento della prostituzione. Lo hanno deciso i giudici nell’ambito del processo contro Fede, Mora e Minetti. I legali delle protagoniste: “Non per soldi ma per onorabilità” Continua a leggere

La subcultura sessista al governo

dal BLOG di Lidia Ravera

Lui le vuole giovanissime. L’altro propone una ventinovenne. È un po’ vecchietta, dice lui. L’altro dice: per me finché sono nei venti vanno bene. Lui dice: sì, ma sono meglio quelle di ventuno. Lui ha 74 anni. L’altro 36. Lui compra donne, l’altro le vende. Lui ne vuole tante. Ne ha undici fuori dalla porta, si vanta di averne “soddisfatte” otto. L’altro si congratula e aumenta le dosi. Si ripromette di affittare “un caravan” Continua a leggere

Le amazzoni di Arcore e il sovrano disarcionato

dal BLOG di Lidia Ravera

Dopo aver osservato la reazione delle amazzoni del rais, c’è da chiedersi come si posizioneranno le Olgettine, a Berlusconi deposto. Scopriranno anche loro di essere state ricattate, violentate e quindi ingiustamente adibite al trastullo del clan dei potenti? Si disporranno a rendere testimonianza della loro privata odissea di belle in servizio permanente effettivo? Offriranno alla stima del magistrato le prove e le perizie del bunga bunga? Continua a leggere

The New Yorker: “Basta Bunga Bunga”

Letter from Italy

Basta Bunga Bunga

Have Italians had enough of Silvio Berlusconi—and the culture he embodies?

by Ariel Levy June 6, 2011

Berlusconi is the nation’s waning Hugh Hefner, reviled and admired for his hedonism—except that he’s supposed to be running the country. Photograph by Alessandra Benedetti. Continua a leggere

Il punto è: come mai le nostre figlie non aspirano al Bunga-Bunga?

di Anna Maria Becherini
Sono una donna di 55 anni, sposata, due figlie, un figlio. Ho lavorato in passato e in alcuni altri periodi successivi alla giovinezza, poi mi sono dedicata alla famiglia ai figli potendolo fare (mio marito guadagnava abbastanza bene) ma non sono mai stata una “casalinga tipica”, ho coltivato me stessa, Continua a leggere

Spaghetti, mandolino e bunga bunga

Pubblichiamo l’amaro commento sull’attualità del nostro Paese inviato dalla lettrice Elisa Merlo

Ha fatto sì che l’Italia fosse messa alla berlina da tutto il mondo. Agli spaghetti e al mandolino che stavano per essere dimenticati, ho fatto sì che fosse sostituito il bunga bunga. L’Italia del bunga bunga. Che soddisfazione Continua a leggere

Newsweek sulle donne italiane: ‘We Are Treated Like Prosciutto’”

Berlusconi’s piggish behavior is the last straw for Italian women, who vow to end a culture of moldy machismo.

by Barbie Nadeau

“Did you hear the one about an Italian trying to teach a German how to seduce a beautiful woman?” Silvio Berlusconi asks the university students at their formal graduation ceremony. He pauses, lifts an eyebrow, cocks his head, winks at the male emcee, and then reveals a punch line involving oral sex and champagne flutes. The joke bombs; the room is silent. “That was the watered-down version Continua a leggere

I ricatti delle Papi girls e la cassa continua del Capo

Uno: Ruby effettivamente si prostituiva. Due: io l’ho pagata. Queste le due ammissioni di Silvio Berlusconi ieri, nell’aula del processo Mediaset. “Le ho dato dei soldi per evitare che si prostituisse, le avevo dato la possibilità di entrare in un centro estetico con un’amica, che lei avrebbe potuto realizzare Continua a leggere

Feste di Arcore, spuntano due nuove testimoni

«Ci portò Fede, fu scioccante». Segue la descrizione più esplicita del bunga bunga. Chiara e Ambra, 19enni piemontesi: «Avances dal premier, rifiutammo il gioco della statuetta»

MILANO – «I complimenti del presidente Berlusconi furono talmente intensi che Fede, non so se come battuta o meno, gli disse: “Eh, mangia nel piatto tuo che io mangio nel piatto mio(…)”. Forse nelle sue intenzioni io dovevo essere destinata a lui e Ambra a Berlusconi». Il quale, «dopo l’ultima barzelletta sconcia si fece portare una statuetta di Priapo» (personaggio della mitologia classica simbolo dell’esuberanza sessuale) «e la fece girare tra le ragazze», chiedendo loro «un gioco sconcio al quale né io né Ambra ci prestammo». Continua a leggere

Berlusconi e il lutto isterico di un Paese

dal Blog di Lidia Ravera

E sempre accendo la televisione in camera da letto, alzandomi, al mattino. La7 o Rai 3.  Poi, in bagno, la radio, Radio 24. Non so perché lo faccio. Forse perché il mondo irrompa e diradi i fantasmi del sogno. Irrompe, infatti, il mondo. Questa mattina, un gustoso servizio di Agorà mostrava, a Milano, una anziana signora con la boccuccia rattrappita dall’odio Continua a leggere

Ruby, il grande ricatto di Michelle: “Io so tutto”

“Io so tutto”. Michelle Conceicao ammette di aver omesso parte della verità sul caso Ruby al pm Ilda Bocassini. “Non le ho detto tutto, sono riuscita a imbrogliarla”, dice la brasiliana alle telecamere di Exit.

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«La cosa più difficile? Spiegare agli arabi che cos’è il bunga bunga»

Parla Barbara Serra, l’inviata di Al Jazeera English. La giornalista: «Questa storia è oro colato, Berlusconi interessa al mondo»

MILANO – Rovista nella borsa poi tira fuori il trucco a prova di sole, «testa» il microfono, si posiziona sotto il diffusore di luce, dà un’ultima occhiata alla posta sul cellulare e via… in onda su Al Jazeera English. Barbara Serra, milanese di nascita, 36 anni, è il volto di punta del network arabo con il compito di raccontare la surreale giornata del processo a Silvio Berlusconi nella quale la principale attività dei giornalisti era quella d’intervistare altri giornalisti. Continua a leggere