L’Isola, il quartiere di Milano che ha preteso un ritratto d’autrice

di Paola Ciccioli

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Il ritratto del quartiere Isola di Milano firmato da Paola Di Bello: la gente, il verde, la vecchia e nuovissima città. Al Museo del Novecento è in corso la mostra “Paola Di Bello. Milano Centro” e il 9 febbraio (ore 18) l’artista presenta nella Sala Fontana il suo libro “Works 84-16”, edito da Danilo Montanari (http://www.paoladibello.com/)

Addio alla margherita “buono prezzo” messa in forno dal pizzaiolo cinese e infilata nel contenitore di cartone dal barista altrettanto cinese ma dal nome italianissimo, sempre gentile e con il sorriso accogliente. Dove sono andati? Cosa fanno adesso? Al posto della loro pizzeria, in via Carmagnola, c’è una piadineria. O è invece il pub che serve birre australiane ad aver acceso nuove e più forti luci su uno dei vecchi locali dello spicchio di città in trasformazione: sempre meno “diverso” e “separato”, sempre più attraversato da sciami di folle giovanili vocianti e con il bicchiere di plastica in mano all’ora dell’aperitivo. L’Isola, il quartiere dove sono poche, pochissime, le botteghe artigiane che resistono. Il quartiere che racconta, con i suoi edifici griffati, la storia di una mutazione urbana.

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Diamoci all’alcol, sotto un cielo affumicato. Un racconto a 4 mani

Paola Ciccioli con Angela Lucrezia Calicchio (foto di Pino Montisci)

Paola Ciccioli con Angela Lucrezia Calicchio (foto di Pino Montisci)

di Paola Ciccioli*

L’aperitivo da Taveggia è il migliore che ci sia, a Milano. E anche il più maledettamente caro. Venti euro ho speso, ieri sera. Quarantamila lire, io ragiono all’antica anche quando si tratta di soldi. Subito non ho fatto mente locale: quattro cocktail, due a testa dato che ero con Valeria, più – è vero – una serie infinita di tartine, cipolline, cetrioli, scaglie di parmigiano, mandorle salate, bocconcini di pizzette. Va bene, da Taveggia ci si fa del male con qualità, ma per farsi girare un po’ la testa e alleggerirsi delle proprie frustrazioni, bisogna mettere in bilancio l’esborso che di norma è previsto per una bistecca+contorno+calice di vino+, forse, caffè in un ristorante di media qualità Continua a leggere