Dalla Sicilia fino ai villaggi dei Mosuo: le infinite scatole cinesi dei talenti femminili

di Angela Giannitrapani

Per questa bellissima fotografia dell’antropologa Stefania Renda, dal titolo “La bambola”, usiamo come didascalia l’incipit del pezzo di Angela Giannitrapani. A lei un grazie per lo squarcio di intelligenza che ci ha fatto arrivare dalla Sicilia: «Un bimbo di pochi anni è chinato su una ciotola dalla quale raccoglie il liquido con un cucchiaio. Ha i tratti di un cinese ma è vestito all’americana. Sulle spalle tiene una bambola legata con la tradizionale banda che indossano le madri quando portano con sé i piccoli»                                                                  (Gli scatti che illustrano il servizio sono di Giampiero Masi)

Un bimbo di pochi anni è chinato su una ciotola dalla quale raccoglie il liquido con un cucchiaio. Ha i tratti di un cinese ma è vestito all’americana. Sulle spalle tiene una bambola legata con la tradizionale banda che indossano le madri quando portano con sé i piccoli. La foto La bambola arriva al secondo posto in un concorso dal titolo “Rompiamo il silenzio”nell’ambito della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, indetto a Marsala lo scorso novembre dall’Assessorato alle Pari Opportunità coordinato da Anna Maria Angileri. La foto vince anche sullo stereotipo che distingue tra giochi maschili e giochi femminili. La spontaneità con la quale il piccolo porta sulle spalle la grossa bambola alla maniera delle donne del suo villaggio rivela, in uno scatto, quanto i valori e la cultura possano sovvertire abitudini e modi di essere.

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Grande festa a Cassino per Jane Goodall, la bambina che si scoprì etologa grazie alle galline

di Alba L’Astorina

jane goodall con il suo pupazzo

Jane Goodall, etologa e antropologa inglese, ha studiato per oltre 40 anni la vita sociale e familiare degli scimpanzé

Come molte bambine della sua età, Jane Goodall, quando era piccola, amava molto gli animali.

Uno dei suoi primi ricordi la ritrae accovacciata in un piccolo pollaio, dove si era nascosta per vedere come una gallina depone un uovo. Dal pollaio Jane uscì dopo circa cinque ore, e fu un grande sollievo per tutta la famiglia che aveva denunciato la sua scomparsa alla polizia dopo averla cercata invano per ore. Ma quando la madre vide Jane arrivare a casa eccitatissima, invece di sgridarla diede ascolto alla sua meravigliosa storia di come una gallina depone un uovo Continua a leggere