Leggere e cantare sono le nostre vitamine del cuore

di Paola Ciccioli

Foto di Paola Ciccioli

Ciao, buon fine settimana, qui a Bellano con l’inquietudine che ci ha lasciato addosso la scossa di terremoto di questa mattina.

Voglio salutare e ringraziare con la mia foto di un punto speciale di via Manzoni le amiche e gli amici che sono stati con me e con Luca ieri pomeriggio nella Biblioteca Sicilia di Milano dove ho letto alcuni brani da 7 libri scelti da Pietro Esposito e Lucia Faini, inventori del Gruppo #ioleggomilano, interamente dedicato alle scrittrici e agli scrittori che hanno trasformato in letteratura l’unicità del capoluogo lombardo. Io ho letto e Luca Bartolommei ha suonato e cantato le canzoni nascoste tra le righe dei 7 testi (a dire il vero, un po’ ho cantato anch’io) di: Alberto Savinio, Giovannino Guareschi, Carlo Castellaneta, Antonio Scurati, Carlo Emilio Gadda, Alessandro Manzoni e Laura Pariani.

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Bella Milano!

“Arrivo a Venezia che è notte. Il lungo tragitto attraverso il cantiere della stazione nuova, è una preparazione al gagliardo podismo, alle tremende scarpinate, alle feroci maratone che mi aspettano in questa «città del riposo». A detta del mio amico Gigino, il simile avviene anche nel centro di Milano, ove la vita degli affari è ormai così sapientemente raccolta, che l’uomo di affari fa a meno di tram e tassì, ma dopo poche ore cade morto ai piedi del monumento a Leonardo circondato dai suoi discepoli, che gli intenditori chiamano on liter in quater“.

L’incipit da Ascolto il tuo cuore, città per abbracciare Venezia, la sua bellezza e i suoi abitanti dopo disastroso allagamento di due giorni fa che l’ha danneggiata. Non a caso Alberto Savinio accosta l’inimitabile città sull’acqua con la città di pianura, Milano, da cui rimane stregato. Le sue parole, lette da Paola Ciccioli, si alterneranno alle canzoni in milanese di Giovanni D’Anzi che Luca Bartolommei suonerà e canterà domenica 17 novembre 2019 al Museo del cinema di Milano. Il concerto inizierà alle 17,30 e poi, occasione da non perdere, ci sarà una visita nell’Archivio storico dei film con la possibilità di vedere filmati d’epoca sul capoluogo lombardo.

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Milano, Savinio e “il cupo fragore” dei tram di via Manzoni

di Alberto Savinio*

Questo palazzo è stato la sede milanese delle Assicurazioni Generali e le tre statue create intorno al 1948 dallo scultore Marcello Mascherini (Udine 1906 – Padova 1983) dalla facciata che dà su via Manzoni continuano a controllare il viavai di quello che è uno degli snodi più importanti del centro, specie per quanto riguarda la moda (la foto è di Paola Ciccioli)

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Cantiamo il tuo cuore, città

 

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La solitudine di Maria

di Giovanna Musolino*

“Il fuoco tra le dita” è il titolo del libro che raccoglie poesie, riflessioni, saggi, racconti e pagine di diario della danzatrice Maria Cumani, moglie del poeta premio Nobel Salvatore Quasimodo e madre dell’attore Alessandro Quasimodo. Proprio Alessandro ha curato il volume, edito da Abramo, insieme con Mariacristina Pianta.

Di seguito il testo critico di Giovanna Musolino, preceduto da  una breve biografia di Maria Cumani.

Maria Cumani (Milano, 20 maggio 1908 – Milano, 22 novembre 1995). È stata sposata al poeta Premio Nobel Salvatore Quasimodo e dalla loro unione è nato l’attore e regista Alessandro Quasimodo

Maria Cumani Quasimodo, nata a Milano il 20 maggio 1908, apparteneva a una famiglia della buona borghesia meneghina; fornita di studi classici, manifestò presto una grande passione per la danza. Fu allieva della Ruscaja, in seguito ella stessa tenne corsi di danza. Nel 1936 in casa di Raffaello Giolli, suo professore di storia dell’arte, la Cumani conobbe il poeta Salvatore Quasimodo. Un incontro che fu determinante nella sua vita; dalla relazione amorosa che ne seguì nacque il figlio Alessandro. Nel 1948 Quasimodo e la Cumani si sposarono, dopo la morte della prima moglie del poeta.

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