Testo e foto di Paola Ciccioli

Brera ha iniziato un nuovo viaggio da Milano con destinazione mondo.
Impersonando la convinzione che tutte le arti abbiamo un linguaggio comune, il direttore della Pinacoteca James Bradburne, con lo stupore di chi ha sempre qualcosa da scoprire, ha mosso i fili di un progetto confluito nel film sperimentale Peregrin and the Giant Fish (qui). Un’operina che ha come protagoniste le incredibili marionette della Compagnia Carlo Colla & Figli, la musica originale composta dal Maestro Andrea Melis e la regia di Francesco Fei.
Esce dunque dalle illustrazioni di Tom Seidmann-Freud, che lo creò nel 1923, il personaggio di Peregrin che viaggia a cavallo di un grande pesce per scoprire l’isola che non c’è. Quello cinematografico di Brera non si muove in un mondo altrettanto solare e, filologicamente, torna alle atmosfere che precedettero l’apocalisse europea e mondiale. Che sono poi le stesse dell’autrice Martha Gertrud Freud, nipote del fondatore della psicanalisi Sigmud Freud, che si dette il nome maschile di Tom per non essere rifiutata dagli ambienti culturali del suo tempo.
Peregrin and the Giant Fish (qui) viene proiettato ancora oggi e domani – 27 e 28 dicembre 2022 – nelle sale milanesi del circuito Anteo e dal 30 dicembre sarà disponibile in tutto il mondo attraverso la piattaforma BreraPlus. Peregrin parla con la voce del direttore James Bradburne, autore anche del libretto, che in passato ha ambientato le sue favole per l’infanzia tra i capolavori della Pinacoteca e i libri preziosissimi della Biblioteca nazionale Braidense, istituzioni che guida ricordando sempre che sono attraversate dal vento dell’Illuminismo.
Cultura. Punto e a capo.
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