di Paola Ciccioli
MITO, il grande Festival musicale che trasforma due città – Milano e Torino – in un unico auditorium, inizierà quest’anno il 5 settembre al Lingotto e il giorno successivo al Teatro alla Scala con la Philarmonia Orchestra: “Luci immaginarie” il titolo del concerto inaugurale diretto da John Axelrod, musiche Edvard Grieg, Nikolaj Rimskij-Korsakov e della compositrice britannica Grace-Evangeline-Mason, 27 anni, della quale verrà eseguita per la prima volta in Italia “The Imagined Forest” di cui parla lei stessa nel video che pubblichiamo.
E dedicato alle “Luci” è tutto il programma (116 concerti in 21 giorni ininterrotti di musica) studiato dal direttore artistico Nicola Campogrande (riconfermato anche per l’edizione 2023) per sottolineare, «il ritorno alla pienezza», dopo due anni di sofferenze, distanziamenti e limitazioni. Ritorno dunque ai «grandi capolavori», ma anche tante prime esecuzioni e spartiti «freschi d’inchiostro».
L’edizione 2022 è stata presentata come di consueto “a reti unificate”: a Milano nella sede Rai di corso Sempione e a Torino nel Museo della radio e della televisione.
Presenti i sindaci di Milano e Torino – Giuseppe Sala e Stefano Lo Russo -, i responsabili della Cultura delle due “capitali” hanno anche annunciato un imminente allargamento del Festival a Lione, in Francia.
Scambiandosi la postazione – l’assessora torinese in trasferta sotto la Madonina, l’assessore milanese sotto la Mole – Rosanna Purchia e Tommaso Sacchi hanno sottolineato il coinvolgimento delle fasce di popolazione che più hanno sofferto per la pandemia, bambini e anziani, e un’accensione di riflettori sulle periferie e sui luoghi solitamente in ombra.
Grande soddisfazione della presidente Anna Gastel per il contenimento del costo dei biglietti («si potrà andare alla Scala con 25 euro») e sollievo di tutti per l’arrivo dal Ministero per i beni e le attività culturali del tangibile sostegno di un milione di euro.
#donnedellarealtà
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