Cineteca e tecnologia: che film!

Nuove tecnologie da sperimentare in prima persona alla Cineteca Milano – Museo Interattivo del Cinema. Con la Mash Machine, per esempio, possiamo creare effetti speciali combinando suoni, rumori, percussioni e frasi prese da film famosi. Al primo piano del Museo ambienti a tecnologia avanzatissima piuttosto che videogiochi anni ’80. Ideale per un pubblico curioso e anche giovane. La visita al MIC vale il viaggio. Attenzione a King Kong! Foto di Luca Bartolommei

di Luca Bartolommei

Dopo troppo tempo martedì scorso 10 maggio ho nuovamente varcato il cancello della Cineteca Milano – Museo Interattivo del Cinema. Non ho potuto fare a meno di scattare una foto alla sala di proiezione vuota, immersa in una per me evocativa luce blu-azzurra che mi ha fatto sentire una volta in più “a casa”. Insomma, uno dei miei luoghi del cuore.

Conferenza stampa informale nell’ingresso del museo dove il direttore Matteo Pavesi ha presentato un nuovo importante contenuto disponibile al MIC ovvero il corto diretto e interpretato da Alessandro Parrello “Nikola Tesla, l’uomo del futuro” realizzato in partnership con Rai Cinema Channel VR (Virtual Reality). Grazie a questa collaborazione il MIC renderà disponibile mensilmente un prodotto proveniente dalla library Rai dedicata alla realtà virtuale.

Poi Pavesi ha guidato i presenti-attenti in una visita all’ammezzato del museo tra spettacolari maquettes disegnate dal premio Oscar Carlo Rambaldi per il “King Kong” del 1976, macchine da proiezione di quasi due secoli fa, locandine di vecchissimi film famosi personalizzabili dall’utente sul suo smartphone o su un tablet noleggiabile. Possiamo creare la nostra locandina e inviarla alla nostra casella di posta elettronica, magari insieme ad una nostra foto in posa a fianco di Mary Poppins che abbiamo creato usando un altro marchingegno presente al piano. Per la cronaca, tornando a Rambaldi, per King Kong ha realizzato circa quattrocento disegni, per ET è arrivato a mille!

Grosse sorprese anche al primo piano, completamente ristrutturato, diviso in sale tematiche, illuminato molto efficacemente, pien de ròbba tecnologica. Mai avrei pensato di ri-trovarmi davanti agli schermi, alle manopole e ai pulsanti di Pac-Man, Space Invaders, o Frogger, ròbb de matt! La sala Gaming per un adulto è un ritorno a bomba negli anni ’80 dell’adolescenza, per un/una giovane significa provare giochi molto semplici dal punto di vista della video-grafica ma dove bisogna essere davvero abili, quindi prevedo sfide all’ultimo gettone tra generazioni di visitatrici/tori. I gettoni sono stati nell’occasione forniti da Margherita Giusti Hazon e Licia Punzo che un po’ se la ridevano nel soddisfare le molteplici richieste, ma loro sono giovani e non conoscono la gioia irrefrenabile che può darti lo sfondare un muro di mattoncini con una pallina virtuale. Il tutto guardando uno schermo in bianco e nero.

Alzando il livello della tecnologia, nella sala Virtual Reality abbiamo visto, dopo aver indossato un’attrezzatura audio-video di ultima generazione, il film (ma si può ancora definire così?) su Nikola Tesla, le sue invenzioni e le sue magie. Complimenti ad Alessandro Parrello.

Nelle altre sale è possibile aggiungere a scene di film famosi una colonna sonora piuttosto che parti dei dialoghi. Tornerò per doppiare, in milanese savasandir, Marlon Brando ne “Il Padrino” piuttosto che Robert Duvall in “Apocalypse now”. E anche queste clip le invierò alla mia casella email. Adoro quel parallelepipedo fluorescente sul quale puoi combinare frasi prese da film, musica, percussioni e rumori e creare, muovendo piccoli cubi di plexiglass, effetti speciali divertenti.

Tra realtà aumentata piuttosto che virtuale, tecnologie avanzate e non, macchine da presa e da proiezione d’epoca, il modo migliore per terminare la mattinata è stato per me farmi scattare una foto mentre mi faccio stringere tra le dita della mano, sì proprio quella vera del film del 1976, del nostro King Kong, che potrete incontrare all’entrata del museo. Lo scatto ve lo risparmio.

Un’ultima notizia è quella dell’organizzazione, udite udite, di corsi di ballo, così per non farsi mancare proprio nulla.

Concludo con una considerazione del direttore  Matteo Pavesi che ha aperto il suo intervento dicendo che, tecnologia sì, tecnologia no, il Cinema è fondamentalmente invenzione e magia.

What else? Ci vediamo al MIC.

#VR #Virtualreality #MIC

#donnedellarealtàblog

©RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 

 

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