di Paola Ciccioli
Bellano, Lecco, 15 aprile 2022.
I ricordi di Edda Moretti sul fascismo e la seconda guerra mondiale si riferiscono a Urbisaglia, nelle Marche, ma c’è ovunque tanta gente che ha ancora memoria diretta della durezza di quegli anni in bilico tra il sopravvivere e no. Lettrici e lettori milanesi, abruzzesi, lombardi, laziali… mi ripetono: «È tutto vero, Paola, ogni famiglia ha conosciuto le stesse privazioni, la stessa paura».
Le memorie della sarta poeta, raccolte in una pubblicazione formato Quaderno da Donne della realtà Editrice con il titolo La mia Guerra. Urbisaglia nel buio del fascismo, sono giunte a destinazione. Erano rivolte alle nuove generazioni e a loro sono arrivate. Mercoledì 13 aprile 2022 il libro è stato donato dal figlio maggiore di Edda, Riccardo Pagnanelli, alle allieve e agli allievi della scuola media di Urbisaglia e alle quinte classi di quelle che per abitudine chiamiamo elementari.
Accanto a Riccardo Pagnanelli c’erano il sindaco di Urbisaglia Paolo Giubileo, l’assessora alla Cultura Cristina Arrà, la dirigente scolastica Annalisa Ruggeri.
La memoria è un esercizio di democrazia.

Grazie a Miria Salvucci della Cooperativa la Meridiana per l’attenzione nei confronti del nostro lavoro e per questa foto scattata all’interno del punto Informazioni dell’Abbadia di Fiastra.
Abbadia di Fiastra, Macerata, 6 aprile 2022.
«All’Abbadia era stato allestito un campo di concentramento: quella povera gente con le mani dai gesti imploranti ci chiedeva aiuto e noi dovevamo passare di lì senza poterci fare niente».
Cosa fa la guerra? La guerra si imprime nella mente di chi la subisce, con ogni suo dettaglio, con le sue grida, i suoi miasmi. Edda aveva convissuto con l’immagine di quelle mani imploranti che da bambina aveva visto passando davanti al Palazzo Giustiniani Bandini, annesso all’Abbadia di Chiaravalle di Fiastra, dove furono rinchiusi centinaia di ebrei e persone sgradite al regime.
Poi Edda, superando il senso di inadeguatezza dovuto ai suoi studi interrotti con la licenza elementare, ne ha scritto «in modo semplice e sincero in modo che anche i bambini possano capire».
Per i tanti che affollano nella bella stagione la riserva naturale che circonda l’Abbadia di Fiastra, il libro è in vendita nel punto Informazioni che si trova proprio di fronte al Palazzo che il fascismo aveva trasformato in un campo di detenzione e dove è stata appena costituita una Casa della Memoria.
Pace.
Macerata, 4 aprile 2022
Ma che gioia essere qui.
“La mia Guerra. Urbisaglia bel buio del fascismo” di Edda Moretti fa bella mostra di sé in ben 3 esemplari nella vetrina della Bottega del Libro nel pieno centro di Macerata, ringrazio di cuore la libraia Simona Speranza che ci ha inviato lo scatto.
Chissà cosa direbbe Edda vedendo questa foto… Mi piacerebbe tanto raccontarle che i ricordi che mi aveva affidato stanno alimentando i ricordi di tante persone che, come lei, da piccole son venute su a privazioni e guerra.
Visto che nella Bottega del Libro di Macerata è in vendita anche La Maestra. Racconti dall’Italia scalza di Anna Caltagirone (sempre Donne della realtà Editrice), voglio ringraziare la Maestra Anna che qualche mattina fa mi ha chiamata per dirmi: «Paola, ho ricevuto il “Quaderno” di Edda Moretti e l’ho letto subito. Ti ringrazio perché questo pezzo della storia di Urbisaglia mi mancava».
Proprio così, cara Maestra, quel pezzo mancava e la sarta Edda Moretti ha avvertito l’obbligo morale di colmare quel vuoto.
Lezzeno di Bellano, Lecco, 12 marzo 2022
«Il paese era pieno di tedeschi avvinazzati; quando la sera andavano per le vie cercando le signorine, il rumore dei loro stivali mi entrava sin dentro l’anima tanta era la paura, così anche la loro voce metallica, chissà se loro possedevano un’anima!».
Edda Moretti, “La mia Guerra. Urbisaglia nel buio del fascismo” (Donne della realtà Editrice, marzo 2022).
Leggetelo.
Per info: donnedellarealta.editrice@gmail.com
I libri di testo di storia si fermano sempre alla seconda guerra mondiale?!?
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