“Non aver paura”

Sonetto di Paolo Marconi – Illustrazione di Patrizia Melonari

Nella Giornata in cui il mondo si mobilita per arrestare la violenza che quotidianamente umilia, opprime e uccide le donne, proponiamo il frutto nato dalla collaborazione tra due artisti che in questo 25 novembre hanno unito la loro creatività per incoraggiare chi è vittima del falso amore maschile a trovare il coraggio e riprendere a vivere, a sorridere, a sognare.

Ma che t’ha fatto, ma cos’è successo?

Ancora, quel bastardo? Ancora, ancora?

Non perdonarlo più, come finora

hai fatto tante volte, troppo spesso.

Non dire l’amo. Dice, lui, lo stesso,

ripete che ti venera, ti adora,

ma non è vero, tenera signora:

ha solo un’ossessione di possesso.

Povero fiore, povera sirena,

non credere all’amore di chi mena,

non darti a chi miscela abbracci e botte.

Riprenditi la vita, alza la schiena,

non essere mai più quella che inghiotte.

E non aver paura della notte.

*Paolo Marconi, giornalista e poeta, ha pubblicato “Sonetti 1981 – 2021” (Affinità elettive). Originario di Pedaso, risiede ad Ancona dove ha a lungo lavorato nella sede regionale Rai. Patrizia Melonari è autrice di digital art e vive a San Benedetto del Tronto: questa è la loro prima collaborazione. Siamo a entrambi riconoscenti per il dono che ci hanno fatto.

(a cura di Paola Ciccioli)

2 thoughts on ““Non aver paura”

  1. Innanzi tutto voglio affermare che condivido ogni iniziativa volta a porre attenzione sulla violenza di genere. Non sono convinta che le giornate dedicate, le scarpe rosse, i convegni e quant’altro siano il sistema che porta alla soluzione di questo terribile flagello sociale. Neanche una legge più severa fermerà il macello di donne. Occorre trovare una linea educativa che parta dall’asilo infantile fino ai livelli alti della scuola pubblica che insegni ed inculchi il senso del valore ed il rispetto di genere per l’altro sesso, anche per il mondo animale e per la natura. Spero di essere riuscita a chiarire il concetto, si dedicano giornate a titoli impegnativi fino alle scemenze più commerciali, domani è sempre un altro giorno.
    Cosa possiamo invece fare per cambiare alla base le cose? Donne ed uomini insieme, sì perché gli uomini in genere, ne parlano poco.

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    • E infatti, cara Adele, salutiamo oggi con particolare soddisfazione questa collaborazione maschile/femminile, nata del tutto spontaneamente, che ci fa proseguire a testa alta sulla nostra strada. Che è quella di donne consapevoli di sé stesse, accompagnate da uomini che sappiano rispettarle, amarle e riconoscerle.

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