di San Francesco*
Altissimu, onnipotente, bon Signore,
tue so le laude, la gloria e l’onore et omne benedictione.
Ad te solo Altissimo, se konfano
et nullu omu ene dignu Te mentovare.
Laudato si, mi Signore, cum tucte le tue creature,
spetialmente messor lo frate sole,
lo quale jorna, et allumini per lui;
et ellu è bellu et radiante cum grande splendore;
de Te, Altissimo, porta significatione.
Laudato si, mi Signore, per sora luna et le stelle;
in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle.
Laudato si, mi Signore, per frate vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale a le tue creature dai sustentamento.
Laudato si, mi Signore, per sor’acqua,
la quale è multo utile, et humele, et pretiosa et casta.
Laudato si, mi Signore, per frate focu,
per lo quale ennallumini la nocte,
et ello è bellu, et jucundo, et robustoso, et forte.
Laudato si, mi Signore, per sora nostra madre terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi, con coloriti fiori et erba.
Laudato si, mi Signore, per quilli ke perdonano per lo tuo amore,
e sostengo infirmitate et tribulatione.
Beati quilli, ke sosterranno in pace,
ka de Te, Altissimo, sirano incoronati.
Laudato si, mi Signore, per sora nostra morte corporale,
da la quale nullu homo vivente po skappare.
Guai a quilli ke morrano ne le peccata mortali.
Beati quilli ke se trovarà ne le tue sanctissime voluntati;
ka la morte secunda nol farrà male.
Laudate et benedicete mi Signore, et rengratiate,
et serviteli cum grande humilitate.
*Il Cantico di frate Sole è conosciuto anche come Laudes creaturarum o Cantico delle creature e Giovanni di Pietro di Bernardone, diventato Francesco d’Assisi (1182 ca -1226), lo compose poco prima di morire: è il primo testo poetico in volgare della nostra storia letteraria.
(a cura di Paola Ciccioli)
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