di Paola Ciccioli
“Milano non manca mai di essere città grande: sempre si conserva grande, et se venghi desolata risorge prestamente grande” (dalle Considerazioni del Conte Onofrio Castelli sopra le singolari doti della Città di Milano dell’anno 1635).

Paola Ciccioli ha fotografato queste due immagini dal volume “Milano 1945 – 1955”, storico volume sulle distruzioni dei bombardamenti del ’43 e la ricostruzione introdotto dal secondo sindaco dopo la Liberazione, Virgilio Ferrari, e offerto in consultazione alla coordinatrice del blog da Tiziana Colla
L’ultima cena riuscì a salvarsi dai bombardamenti alleati del 1943 su Milano grazie a quella parete costruita per proteggere il capolavoro di Leonardo da Vinci, visibile nella foto a sinistra tra le macerie della bellissima Santa Maria delle Grazie, in corso Magenta.
Quanto dista il Cenacolo da piazzale Loreto, altro luogo della Storia d’Italia dove il 29 aprile 1945 ci fu l’esposizione dei corpi del dittatore Benito Mussolini, della donna morta con lui il giorno prima, Claretta Petacci, e degli altri gerarchi fascisti fucilati dai partigiani sul lago di Como?
Dista poche fermate della metropolitana rossa, da Conciliazione a Loreto, appunto. E un sentiero non quantificabile, quello che intercorre tra mani che costruiscono muri di protezione del bello e mani che distruggono pace, concordia e progresso.