“Non dimenticate”

Testo e foto di Gabriella Cabrinidiario dall’ospedale di Cremona

“Vi chiedo solo una cosa: se sopravvivete a
quest’epoca, non dimenticate.
Non dimenticate né i buoni né i cattivi.
Raccogliete con pazienza le testimonianze di
quanti sono caduti, per loro e per voi”.

Per salutare le amiche e gli amici sulla sua pagina Facebook, oggi Gabriella Cabrini ha scelto queste parole del giornalista e scrittore antifascista ceco Julius Fučík, ucciso dai nazisti il 18 settembre 1943.

Gabriella Cabrini accompagna con versi trascritti negli anni le pagine del suo diario: «Amo da sempre la poesia perché le poetesse e i poeti sanno dare parole alle mie sensazioni ed emozioni esattamente come le sento, ma con poche semplici parole»

Proseguiamo nella pubblicazione del suo diario pubblico tenuto durante il ricovero nel reparto di Chirurgia dell’ospedale di Cremona da cui ha scattato anche questa foto che vi proponiamo. La nostra scelta è stata quella di  mettere assieme gli appunti di Gabriella Cabrini all’incontrario, iniziando cioè dalla fine, dunque dal giorno in cui è stata dimessa per proseguire le cure contro il virus a casa. (p.c.)

16 marzo 2020

Nono risveglio in stanza20º giorno dalla prima febbre.

La febbre si è ambientata bene nel mio corpo e non vuole proprio saperne di andarsene definitivamente, la respirazione è ancora libera (sono sempre più grata di questo), pressione ballerina e il resto stabile. Le giornate trascorrono a letto, ogni ora sento le campane delle monache, guardo il cielo e le nuvole con le loro forme e colori e ho ripreso a leggere libri e ho riletto questo:

“Ho imparato che crescere non significa solo compiere gli anni.
Che il silenzio è la miglior risposta quando si ode una sciocchezza.
Che lavorare non significa solo guadagnare soldi.
Che gli amici si conquistano mostrando il nostro vero volto.
Che i veri amici stanno con noi fino alla fine.
Che le cose peggiori spesso si nascondono attraverso una buona apparenza.
Che la natura è la più bella creazione di questa vita.
Che quando penso di sapere tutto ancora non so niente.
Che un solo giorno può essere più importante di molti anni.
Che si può conversare con le stelle.
Che ci si può confessare alla luna.
Che si può viaggiare nell’infinito.
Che è salutare sentire buone parole.
Che ad essere gentili fa bene alla salute.
Che è necessario sognare.
Che si può essere bambini tutta la vita.
Che il nostro essere è libero.
Che Dio non vieta nulla in nome dell’amore.
Che giudicarsi non è importante quando realmente ciò che importa è la pace interiore.
E finalmente ho appreso che non si può morire per imparare a vivere”.

Grazie sempre dell’amore e dei pensieri che mi mandate e che allargo a tutti quelli che sono qui.

 

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