“The Night Watch”, la sua luce è musica

di Luca Bartolommei

Al Rijksmuseum di Amsterdam andrà avanti per tutto il 2020 l’avveniristico restauro del più importante e celebre dipinto olandese, La Ronda di notte di Rembrandt. Sotto il nome Operation Night Watch, il restauro può essere seguito all’interno del museo, dove la preziosa tela non è stata rimossa bensì protetta da una “stanza” di vetro dentro la quale gli esperti eseguono il loro delicato lavoro sotto gli occhi di scolaresche, appassionati, turisti.  Ma, essendo il capolavoro di Rembrandt un «patrimonio di tutti», chiunque nel mondo collegandosi con il sito del Rijksmuseum può seguire online le varie fasi del “restyling”. Luca Bartolommei ci racconta le emozioni che ha provato di fronte a questo dipinto che ha speciali connessioni con il rock progressivo.

Nello “Year of Rembrandt”, programma di eventi che si è sviluppato nel corso del 2019 dedicato a Rembrandt Harmenszoon van Rijn (Leida, 1606 – Amsterdam, 1669), un omaggio, anche in musica, a una delle sue opere più celebri. (Foto http://www.cultorweb.com)

De compagnie van kapitein Frans Banning Cocq en luitenant Willem van Ruytenburgh maakt zich gereed om uit te marcheren: ecco il titolo originale dell’opera di Rembrandt meglio conosciuta come De Nachtwacht, la Ronda di notte.

Visto che l’Olanda ha dedicato il 2019 al Maestro di Leida a 350 anni dalla sua morte, non voglio mi scappi l’occasione di parlare di musica. E questo potrebbe sembrare un ossimoro se non mi riferissi a un quadro specifico, The Night Watch, e se non fosse che The Night Watch è anche il titolo di un brano dei King Crimson. Di questo gruppo britannico ho già scritto un paio volte e non vorrei essere ripetitivo, ma quando mi ricapita di avere una scusa così bella per poter raccontare egoisticamente le mie emozioni più profonde e condividerle?

Nei miei viaggi all’estero, quasi sempre per lavoro, ho cercato di ritagliarmi un angolino personale, qualche fine settimana da dedicare alle mie passioni, quindi non mi è sembrato vero il fatto di poter trascorrere due giorni ad Amsterdam, non molti anni fa. Sognavo l’incontro con QUEL quadro dai tempi del liceo, quando i King Crimson pubblicarono l’album Starless and Bible Black: quarto brano del lato A, appunto The Night Watch. In Storia dell’arte ero competitivo, e rendermi conto che la mia band preferita dedicava un brano ad uno dei più bei quadri di uno dei miei artisti preferiti mi emozionava. Già, ma Amsterdam era lontana e i soldi… lasciamo perdere!

Tram da piazza Dam, l’albergo era lì dietro, al Rijksmuseum, non me ne vogliate ma il Museo van Gogh nemmeno l’ho preso in considerazione, respiro profondo e… dentro.

Ho girato con curiosità, ma in fretta, mi sono invece soffermato a lungo davanti al “mio” adorato Vermeer, fiamminghi a non finire, Goya, Carracci, di tutto, e poi ho imboccato il corridoio fatidico. Sono convinto che l’autosuggestione giochi un ruolo troppo importante in questi casi, e ricordo che ho cercato di non farmi influenzare… non ci sono riuscito, o forse sono solo stato finalmente libero di sentire (a volte non è mica facile, sapete?), quindi ho lasciato che mi girasse un po’ la testa, che mi venissero i brividi, che mi partisse la musica nel cervello, che mi scappasse la lacrimuccia. Shine, shine, the light of good works shine… ed ero a un metro dal Capitano (quello della gilda degli archibugieri…) e dai suoi uomini, dalle luci, da ombre, armi, volti, vestiti, una bambina in piena luce (la mascotte della compagnia!), un tamburo militare, il tutto con la chitarra di Robert Fripp che mi teneva in piedi, insomma era vero, ero lì!

Sul capolavoro di Rembrandt non sono in grado di dare spiegazioni da storico dell’arte, quindi meglio parlare del brano dei King Crimson. Il testo lo ha scritto Richard Palmer-James, co-fondatore e chitarrista dei Supertramp (ma col gruppo è rimasto poco), che ha collaborato seppure da lontano, ai tempi viveva a Monaco di Baviera, con i Crimson in diversi album. Le parole raccontano la vita all’epoca della guerra degli Ottant’anni, il quadro è del 1642 e la pace arrivò solo sei anni dopo. L’artista che lavora, l’odore della pittura, i creditori, borghesi che vivono in case di mattoni rossi, le lezioni di chitarra per le mogli. Si parla delle guerre contro gli spagnoli e del Paese sconvolto. Nel finale però c’è un’apertura, una speranza, si potrà ancora pensare al futuro. Tutto questo anche per l’orgoglio dei piccoli uomini, cittadini buoni e sinceri che hanno deciso di guardare avanti impegnandosi, di guardare (a volte è complicato) la luce del buon lavoro che brilla.

Buona musica.

Shine, shine, the light of good works shine
The watch before the city gates depicted in their prime
That golden light all grimy now
Three hundred years have passed
The worthy Captain and his squad of troopers standing fast

The artist knew their faces well
The husbands of his lady friends
His creditors and councilors
In armour bright, the merchant men

Official moments of the guild
In poses keen from bygone days
The city fathers frozen there
Upon the canvas dark with age

The smell of paint, a flask of wine
And turn those faces all to me
The blunderbuss and halberd-shaft
And Dutch respectability

They make their entrance one by one
Defenders of that way of life
The redbrick home, the bourgeoisie
And guitar lessons for the wife

So many years we suffered here
Our country racked with Spanish wars
Now comes a chance to find ourselves
And quiet reigns behind our doors
We think about posterity again

And so the pride of little men
The burghers good and true
Still living through the painter’s hand
Request you all to understand

King Crimson – The night watch – Album: Starless and Bible Black                                            Fripp/Wetton/Bruford/Palmer-James – 1974 – E. G. Records

TRADUZIONE DEL TESTO DELLA CANZONE

La Ronda di notte

Splendi, splendi, splendi luce delle buone azioni

la ronda davanti alle porte della città

ritratte nella loro magnificenza.

Quella luce dorata, ora si è sporcata

sono passati trecento anni

il capitano valoroso e il suo squadrone di soldati,

pronti a marciare.

L’artista conosceva bene i loro volti

i mariti delle sue amiche

i suoi creditori e i consiglieri

il commerciante con l’armatura brillante,

momenti ufficiali della gilda

in pose intense, d’altri tempi,

i padri della città congelati

sopra la tela annerita dal tempo.

L’odore della pittura, un fiasco di vino

e tutti girano il volto verso di me

l’archibugio e l’alabarda

e la rispettabilità olandese.

Entrano uno alla volta

difensori di quel modo di vivere,

la casa di mattoni rossi, la borghesia

e lezioni di chitarra per la moglie.

Qui abbiamo sofferto per tanti anni

il nostro paese sconvolto dalle guerre spagnole

adesso c’è la possibilità di ritrovare noi stessi

e che la pace regni dietro alle nostre porte,

possiamo di nuovo pensare alla posterità.

Questo è l’orgoglio degli uomini comuni

i cittadini buoni e sinceri

che ancora vivono grazie all’arte del pittore

e che richiedono a tutti voi di comprendere.

Traduzione a cura di Luca Bartolommei

3 thoughts on ““The Night Watch”, la sua luce è musica

  1. Nel Gruppo Fb di Donne della realtà, Maria Elena Sini ha lasciato questo commento:
    “Nelle circa 300 pagine del libro “ Con un occhio aperto”, consigliato su Donnedellarealtà il 15 dicembre da Clara Schiavoni, l’autore Julian Barnes si chiede se è giusto, come vorrebbe Flaubert, lasciare che la potenza dei quadri parli direttamente agli occhi, al cuore e alla mente o se piuttosto sia preferibile usare mirabilmente le parole per trasmettere le emozioni suscitate dalle immagini che lo sguardo coglie. Insomma il libro si chiede se è possibile spiegare una forma d’arte usando il linguaggio di un’altra forma d’arte. Julian Barnes è uno scrittore e alla fine usa la sua arte per parlare di pittura. Ma tu, Luca, sei un musicista per cui è evidente che il tuo approccio ad un quadro che ami farà scaturire delle associazioni musicali. Tu usi il tuo linguaggio artistico per leggerne un altro e così le figure del capitano, degli archibugieri, dei soldati, dei tamburi della “Ronda di notte” di Rembrandt , il buio e la luce della scena vivace ed equilibrata, nella tua mente evocano immediatamente le note di “Night Watch” dei King Crimson e il testo della canzone con il suo anelito alla pace, con il pensiero che sente di potersi spingere serenamente verso il futuro”.

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  2. Grazie per questa tua recensione, per il commento, per la ottima tradizione del testo.
    Dovrò andare ad Amsterdam per condividere le tue stesse emozioni, ancora più intense di quelle provate ogni volta che le note di The Night Watch si diffondono nella mia testa.

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    • Grazie per le tue parole, Daniele. Un po’ di autosuggestione sicuramente c’è stata, ma il quadro è veramente emozionante. Poi io “volevo” quell’autosuggestione. Il museo statale di Amsterdam è qualcosa di particolare, Vermeer, fiamminghi vari, ricordo dei Carracci… Vale il viaggio. The night watch è sicuramente una tra le migliori collaborazioni tra Fripp e Palmer-James. Buon viaggio e grazie ancora. Luca

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