Giro del mondo in 128 concerti

di Luca Bartolommei

Un’espressione intensa della pianista Martha Argerich che darà il via a MITO settembre musica 2019. Abbiamo scelto questa foto perché il rapimento della sua espressione quasi materializza un pianoforte che qui si può solo immaginare…    Foto Adriano Heitman (http://www.mitosettembremusica.it/it)

Si apre con una donna. Il 3 settembre alle ore 21 dal Teatro alla Scala Martha Argerich inaugurerà MITO Settembre Musica 2019. Sul podio sarà Zubin Mehta a dirigere la Israel Philarmonic Orchestra che accompagnerà la pianista di origine argentina nell’esecuzione del Concerto n.2 di Ludwig van Beethoven cui seguirà la Symphonie Fantastique di Hector Berlioz. Due visioni, due universi sonori differenti, la struttura logica, quasi monolitica del concerto di Beethoven e la dolcezza vivace e gioiosa della sinfonia di Berlioz. Il concerto intitolato “Mondi” introduce efficacemente il tema portante del festival: Geografie.

Fare riflettere sulla geografia di oggi quindi, e qui cito il musicista e compositore Nicola Campogrande direttore artistico di MITO: “Le nuove generazioni hanno infatti un’idea della geografia piuttosto diversa rispetto a quella dei loro padri: i concetti di identità e di confine, ad esempio, da un lato sono drammaticamente evidenziati dal pensiero estremista e xenofobo, ma dall’altro sono ignorati, nella pratica, dal continuo viaggiare fisico e metaforico”.

Tra i 128 concerti (più di 20 le prime esecuzioni) la presenza di musiciste è importante per qualità e numero. Infatti, donne anche per il concerto di chiusura del 18 settembre (il 19 a Torino) al Teatro Dal Verme, Isole Gioiose il titolo. La trombettista norvegese Tine Thing Helseth suonerà per la prima volta in Italia “Joie éternelle” del compositore cinese, che però vive in Francia, Qigang Cheng. Si aprirà con L’isle Joyeuse di Claude Debussy per chiudere con la Sinfonia n.4 La vita celestiale di Gustav Mahler, iI texano John Axelrod a dirigere l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e Rachel Harnisch soprano elvetica con la sua splendida voce. Geografie appunto, di terre e di anime.

Per bambin* e ragazz* spettacoli a 5 Euro (brav*!). Ci saranno i Violoncelli Guerrieri del Cello Octect Amsterdam, la prima europea di Una bella Città con immagini e suoni di percussioni che arrivano dal Giappone e I Canti dell’Albero ovvero la storia di due ragazzini che si perdono in un bosco e si ritrovano grazie alla musica.

Il programma è vastissimo e tutto da leggere, quindi ora proseguo con qualche nota personale su ciò che mi ha maggiormente colpito.

Qualche giorno fa, ispirato dall’ascolto di Radio 3, un discorso sul minimalismo in musica mi è quasi costato una discussione familiare… Ora vedo in programma la prima europea di un nuovo brano di Philip Glass. A volte io mi addormento ad ascoltare la sua musica (Koyaanisqatsi ve lo ricordate? Ronf…) ma il direttore Campogrande ha detto durante la conferenza stampa di presentazione del festival che in Perpetulum (!), opera per sole percussioni, Glass si scatena un po’ e non è «rotondo e levigato» come al solito. Vedremo anzi, ascolteremo il 16 settembre al Teatro Elfo Puccini.

La Chiesa Cristiana Protestante di Milano ospiterà domenica 8 settembre il cellista Mario Brunello. Imperdibile l’esecuzione delle Akhmatova Songs di John Tavener su liriche della grande poeta russa.

Giusto il tempo per mangiare qualcosa al volo e via al Conservatorio per MITO Open Singing perché tra arie famosissime e romanze varie ci sarà da cantare una delle più belle canzoni italiane che voglio presentare, anzi, annunciare alla sanremese: di Jimmy Fontana, Franco Migliacci e Carlo Pes… Che sarà! Dirige il Coro Giovanile Italiano il maestro Michael Gohl, cantiamo noi!!!

Buona musica.

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