di Paola Ciccioli

Alessandro Quasimodo all’ambone di San Simpliciano mentre legge le poesie che suo padre ha dedicato a questa chiesa, alla città di Milano e alla propria ricerca religiosa. Immagini per gentile concessione di Andrea Cherchi, autentico artista della fotografia
Ieri sera nella Basilica di San Simpliciano di Milano abbiamo meditato sulla poesia di Salvatore Quasimodo, accompagnati dalla musiche eseguite all’organo della imponente chiesa romanica dal Maestro Isaia Ravelli.
Domani, sabato 17 novembre (alle ore 12) leggerò in pubblico un’anticipazione del libro Assolo sul padre, frutto di dieci anni di lavoro e di documentazione sul rapporto non facile avuto da Alessandro Quasimodo con il padre-poeta.
La mia lettura ad alta voce avverrà davanti al numero 16 di corso Garibaldi, dunque vicinissimo a San Simpliciano, dove il Premio Nobel ha vissuto in solitudine negli ultimi anni della sua vita e dove Alessandro si è trasferito per qualche tempo dopo la morte del padre, avvenuta il 14 giugno 1968. Aderisco dunque con entusiasmo al flash mob letterario promosso dall’Associazione Quarto Paesaggio che, con il suo presidente Giorgio Tacconi in veste di direttore d’orchestra, a mezzogiorno in punto darà il via al coro di lettori sparsi nella metropoli, ognuno impegnato a far vivere con la propria voce un brano letterario che contiene un riferimento a una via, a una piazza, a un giardino o un vicolo di quella immensa biblioteca in trasformazione che va sotto il nome di Milano.

Milano, 15 novembre 2018. Al rintocco delle campane delle ore 19, il vicario di San Simpliciano, Monsignor Giuseppe Angelini, ha dato il saluto agli amanti della poesia parafrasando con toccante partecipazione “Il silenzio non m’inganna” di Salvatore Quasimodo, letta poi dal figlio del poeta, Alessandro. Al centro, nella foto dell’impareggiabile Andrea Cherchi, Paola Ciccioli e, a destra, l’ideatore del flash mob letterario “Milano legge Milano, Giorgio Tacconi