Padri, madri, figli e dubbi

di Luca Bartolommei

Ecco un altro brano da ascoltare con i nostri figli. Il titolo, Father and son, è molto chiaro e non lascia dubbi sulle figure che animano la canzone. Due parole sull’album che la contiene. È il 1970 quando Steven Demetre Georgiou, questo il vero nome di Cat Stevens, pubblica il suo quarto LP, Tea for the Tillerman, che contiene, oltre a Father and son, altri brani di successo. Un disco gentile ed equilibrato, acustico e sognante.

harold-and-maude

“Harold e Maude” è un film del 1971 diretto da Hal Ashby. La colonna sonora è di Cat Stevens, autore di “Father and son”, canzone sugli incontri e gli addii ai quali la vita ci chiede di prepararci

Alcuni brani dell’album furono inseriti nella colonna sonora di Harold e Maude, tenerissimo film del 1971 di Hal Ashby, insieme ad altre canzoni di Stevens, diventando parte integrante del film stesso. Per inciso, la pellicola narra dell’incontro tra un ragazzo di diciotto anni e una signora di settantanove, della loro amicizia che si trasforma in amore, e pur finendo in maniera drammatica, rimane un tenerissimo inno alla vita. Da vedere, magari anche questo, insieme.

Father
It’s not time to make a change, just relax, take it easy,
You’re still young, that’s your fault, there’s so much you have to know,
Find a girl, settle down, if you want, you can marry,
Look at me, I am old, but I’m happy

I was once like you are now, and I know that it’s not easy
to be calm, when you’ve found something going on,
but take your time, think a lot, why think of everything you’ve got,
for you will still be here tomorrow, but your dreams may not

Son
How can I try to explain? When I do, he turns away again!
It’s always been the same, same old story,
From the moment I could talk, I was ordered to listen,
Now there’s a way, and I know that I have to go away,
I know I have to go

Father
It’s not time to make a change, just sit down, take it slowly,
Son (Away, away, away )
You’re still young, that’s your fault, there’s so much
(I know
you have to go through, find a girl, settle down, if you want you can marry,
I have to make this decision alone!)
Look at me, I am old, but I’m happy
(No!)

Son
All the times that I cried, keeping all the things I knew inside,
Father (Stay, stay, stay)
It’s hard, but it’s harder to ignore it!
(Why must you go, and make
If they were right, I’d agree, but it’s them, they know, not me,
this decision alone?)
Now there’s a way, and I know that I have to go away, I know I have to go

Cat Stevens – Father and son – Album: Tea for the Tillerman – A&M Records – 1970

Chi può, si ricordi pure come erano vissuti i rapporti genitori/figli in quegli anni, e pensi anche a quante volte avrà (avremo) cantato questa canzone, in compagnia piuttosto che da soli. Un mio allievo adolescente mi ha raccontato che quando, recentemente, l’ha cantata e suonata al padre, da cui vive separato, è successo quello che doveva succedere, abbiamo capito tutti, vero? Quindi occhio perché il pezzo funziona…

TRADUZIONE DEL TESTO DELLA CANZONE

Padre e figlio

Padre:
Non è il momento di cambiare, rilassati, prendila con calma
sei ancora giovane, questa è la tua colpa, c’è ancora molto da scoprire
trova una ragazza, sistemati, se vuoi puoi sposarti
guarda me, sono vecchio, ma sono felice

una volta ero come tu sei adesso, e so che non è facile essere calmi
quando hai trovato qualcosa che va
ma prenditi il tempo, pensa molto, pensa a tutto quello che hai avuto.
perché tu sarai ancora qui domani, ma potrebbero non esserlo i tuoi sogni.

Figlio:
Come posso provare a spiegare, visto che quando lo faccio,
lui si gira e, ancora, se ne va, è sempre stata la stessa vecchia storia
dal momento in cui potevo parlare, mi è stato ordinato di ascoltare
ma ora c’è una strada e so che devo andarmene. So che devo andare.

Padre:
Non è il momento di cambiare, siediti, prendila con calma
Figlio: Via, via, via…
sei ancora giovane, questa è la tua colpa, devi affrontare ancora molte cose
lo so…
trova una ragazza, sistemati, se vuoi puoi sposarti
so che devo prendere questa decisione da solo…
guarda me sono vecchio, ma sono felice
No!

Figlio:
tutte le volte che ho pianto, tenendomi tutto dentro
Padre: Rimani, rimani, rimani
è dura, ma è anche più difficile ignorarlo
perché devi andare e prendere
Se avessero avuto ragione, sarei stato d’accordo, ma loro conoscono loro stessi, non me                                                                                                                       questa decisione da solo?
ora una strada c’è e io so che devo andarmene. So che devo andare

Quante volte, per infiniti motivi, non abbiamo ascoltato, ascoltato davvero, parlando invece troppo, i nostri figli? Quante volte abbiamo detto loro di ascoltarci, senza farli parlare? È giusto tenerli legati a noi? Siamo davvero dei modelli da seguire?

Questo brano potrebbe far venire a noi genitori  (nessuna distinzione tra padri e madri, per carità) una serie di dubbi da toglierci il sonno, ma vediamo la parte positiva, l’insegnamento che può darci una semplice canzone: parliamo sempre con il cuore in mano e mettiamoci nei panni dei nostri ragazzi che, non dimentichiamolo mai, in noi vorrebbero vedere degli esempi positivi, da noi vorrebbero sicurezze e, scusate se è poco, amore.

A me viene in mente un’altra canzone, italiana, di Francesco De Gregori, precisamente un passaggio di Quattro caniperché è del mondo che sono figli, i figli. Forse è il caso di farcene una ragione.

E di ascoltare questa meravigliosa versione al femminile del brano.

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