di Dorinda Di Prossimo*
M’aggiusto coserelle senza ambiguità,
al mattino. Due righe di luce rubate ai vetri,
quattro versi di pensieri (un viaggio, la cura
d’una fuga), la polpa del caffè. Mi faccio chiara,
senza il lusso della speranzella. Pitagorica,
direi. Una moltiplicazione di molliche di buona
educazione (parlati piano, Dorì, lavati gli occhi
di ieri, metti la linda parananza). Rinvio
il sommario del freddo, la tenacia d’una felicità.
Alla poetica sgrammaticatura, m’affido,
alla colletta della nicotina; bionda, sulla ritmica
unghia, andantina.
*Questa poesia è tratta dalla raccolta “Quaderno millimetrato” (Incertieditori) e mi è stata segnalata dall’amico Giampiero Masi che, tra le altre cose, ha curato per noi il montaggio di uno dei video per il nostro canale YouTube “Invito a cena con poesia”.
Sul sito Versanterapido ho trovato questi cenni biografici dell’autrice. Scarni, è vero, ma mi sono piaciuti: «Dorinda Di Prossimo nasce a Teramo per destino materno e ha paterne radici siciliane. Vive a Porto Recanati dove raccoglie il tempo di “quel che resta” coltivando versi, respirando sale, cercando la clemenza di un’età inclemente». (p.c.)
Grazie Paola! Il nostro comune amico Giampiero ha ” chiacchierato ” sui miei versi e mi ritrovo qui, posto caldo di poesia e di attenzione. Ti sono grata per l’attenzione. Un abbraccio. Un saluto. Un sorriso. Dorinda Di Prossimo.
"Mi piace""Mi piace"
Brava, amata. Poeta.
"Mi piace""Mi piace"